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Israele: testa a testa Gantz-Netanyahu

Le elezioni anticipate in Israele confermano il testa-a-testa fra il premier Benjamin Netanyahu - che punta a un quinto storico mandato - e l'ex capo delle Forze Armate Benny Gantz, finito poco avanti. Mancando una chiara maggioranza, un opzione è un governo di unità nazionale, ma il partito di Gantz chiede la testa del leader del Likud.

Israele: ancora al voto, previsioni incerte

Israele torna alle urne martedì 17 settembre, cinque mesi dopo le ultime elezioni, dalle quali però non scaturì una coalizione di governo, malgrado il successo del Likud del premier Netanyahu, dei partiti religiosi e della destra nazionalista. Incerte le previsioni, con la novità della disponibilità dei partiti arabi a sostenere una coalizione di governo.

Manama, intoppi su conferenza pace

Nessuna storica stretta di mano, né credibili candidati al Nobel per la pace. Il workshop 'Peace for prosperity' di Manama, capitale del regno del Bahrain che ha ospitato l'incontro organizzato e voluto dal genero e consigliere del presidente Donald Trump, Jared Kushner, per discutere gli aspetti economici del piano di pace per il Medio Oriente, non ha fatto compiere passi avanti verso una soluzione definitiva tra israeliani e palestinesi.

Netanyahu's political future hangs in a balance

Gli israeliani torneranno alle elezioni nel settembre del 2019 dopo che Benjamin Netanyahu ha fallito nel mettere insieme una coalizione di governo dopo le elezioni di aprile. Certamente indebolito, Netanyahu è resuscitato molte volte in passato. Molto dipenderà dall'elettorato israeliano però, per la prima volta, la battaglia politica non sarà fra il centro e l'estrema destra ma all'interno dell'estrema destra, tra destra secolare e destra religiosa.

Israele: a settembre ritorno alle urne

In Israele per la prima volta in 71 anni, un premier incaricato non è riuscito a formare un governo: si tornerà dunque al voto il 17 settembre. Le elezioni del 9 aprile erano state viste come un referendum su Benjamin Netanyahu, vinto dal leader del Likud. Considerate le tempistiche - le elezioni precedenti furono indette a dicembre e, dopo le prossime, ci vorrà almeno un mese prima della formazione del governo -, la politica israeliana avrà perso un anno.   

Trump’s Golan Recognition and Gaza Escalation: Playing with Fire in the Middle East

L'annuncio del presidente Trump secondo cui gli Stati Uniti dovrebbero riconoscere la sovranità israeliana sulle alture del Golan, terra che Israele ha sequestrato dalla Siria nella guerra del 1967 e successivamente annessa nel 1981 in violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU, riflette il disprezzo totale dell'amministrazione statunitense per le norme internazionali stabilite e decenni di politica statunitense nei confronti di Israele e del conflitto arabo-israeliano.

La Regione: Kamel - il premier israeliano Netanyahu e Donal Trummp

Lorenzo Kamel intervistato dal giornale La Regione in merito al sostegno del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Israele: la sicurezza pesa sul voto

Il 9 aprile il voto di sei milioni di israeliani ha espresso un equilibrio in seggi tra il Likud del premier Benjamin Netanyahu e il nuovo partito il "Blu e il Bianco" del generale Benny Gantz, con un prevalere però della coalizione di centrodestra che avrebbe la maggioranza assoluta dei seggi della Knesset (65 su 120). Per Netanyahu si profila quindi un quinto mandato e una permanenza alla guida del paese più lunga.