Italia e Libia hanno un "accordo nell'armadio", in vigore ma confinato finora in un limbo: è il Trattato di cooperazione, amicizia e buon vicinato del 2008. Riportato alla ribalta più volte negli anni e da più ministri degli Esteri, è stato di nuovo citato negli incontri tra i due governi, italiano e libico, di questo mese. Interrogativi e aspettative ruotano attorno alla sua applicabilità, anche di fronte alla crisi aperta sui migranti nel Mediterraneo.

L’importanza di bloccare le partenze dei migranti e i loro sbarchi in Europa trova facilmente d'accordo i ministri dell'Interno italiano Salvini, tedesco Seehofer e austriaco Kickl, che s’incontrano a Innsbruck per una riunione informale Ue. I movimenti secondari "non sono un problema", dicono, una volta risolti quelli primari; per il momento, però, lo restano.

I nodi non risolti all'ultimo Consiglio europeo sulla questione migranti tornano sul tavolo dei ministri dell'Interno dell'Ue, l'11 luglio a Innsbruck, per la prima riunione informale a guida austriaca. Prima il bilaterale tra i ministri italiano e tedesco, Matteo Salvini e Horst Seehofer, che sui migranti condividono obiettivi e non mezzi, e che sono entrambi alle prese con un acceso dibattito interno.