A distanza di tre mesi dal primo caso accertato di coronavirus, la Russia è il terzo paese al mondo per contagi. I numeri ufficiali dei deceduti rimangono stranamente bassi rispetto agli Stati europei, facendo sospettare una realtà ben più drammatica. Di fronte all’epidemia, ci si chiede come il fragile sistema sanitario nazionale stia rispondendo alla crisi. Per il Cremlino pero la posta in gioco è ancora più alta, dato che il prezzo del petrolio è in picchiata e il rublo ha perso un terzo del suo valore.