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Il sistema di sicurezza civile italiano

28/02/2014

Il settore della sicurezza civile sta assumendo importanza crescente in Europa, dal momento che sia gli stati membri che l'Unione sono impegnati a migliorare la protezione della società europea da rischi e minacce di varia origine, tra i quali disastri naturali o causati dall'uomo e attacchi terroristici. Ogni paese europeo ha sviluppato negli anni, in base alle specificità nazionali, un proprio, unico, sistema di sicurezza civile, che interagisce con il sistema degli altri paesi e con le istituzioni Ue. Il presente studio analizza il caso italiano sulla base di quattro principali dimensioni analitiche: gli aspetti culturali e storici, gli aspetti istituzionali, la relazione tra il sistema e i cittadini, ed il ruolo della società civile. Vengono inoltre considerati degli indicatori qualitativi del sistema nazionale in relazione a tre aspetti: l'efficacia, l'efficienza e la legittimità. In ragione dell'importanza della cooperazione internazionale e del ruolo dell'Ue in tale settore, vengono analizzate anche le relazioni tra il sistema di sicurezza civile italiano ed il contesto europeo. L'analisi della gestione di crisi tra le più rilevanti dell'ultimo decennio, come il terremoto dell'Aquila (2009), mostra i principali punti caratterizzanti del sistema italiano di sicurezza civile, quali la cooperazione flessibile tra gli attori istituzionali, la questione dei diversi livelli amministrativi, il ruolo del complesso e mutevole quadro giuridico, ed il contributo fornito dalle organizzazioni di volontariato. Un sistema che a fronte della continua evoluzione della società, delle tecnologie, dei rischi e delle minacce alla sicurezza, presenta sia sfide che opportunità per coloro che sono responsabili della sicurezza dei cittadini italiani.

Studio realizzato nell'ambito del progetto Analysis of Civil Security Systems in Europe (ANVIL), finanziato dal 7. Programma quadro dell'Unione europea.

Versione inglese: IAI Research Paper 11.

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