La porosità dei confini, la disponibilità di armi, la proliferazione e la mobilità dei gruppi islamisti radicali: questi i tre elementi di rischio che emergono da un’analisi del nuovo scenario di sicurezza nell’Africa sub-Sahariana all’indomani delle rivoluzioni arabe.
È quanto emerso dal Transatlantic Security Symposium 2013, giunto quest’anno alla sesta edizione.