“Precisely because the French election developed the way it did - with the ‘European leader’ on one side vs. the extreme nationalist right wing on the other - there was a fundamental misunderstanding of who Macron was and what he represented. Because it was such an extreme presidential election, we kind of forgot at the end of the day that it was also a national election”. Così Nathalie Tocci, intervistata dal Washington Post, confronta aspettative e realtà nell'azione politica del nuovo presidente francese.
Mentre Francia e Germania s'incontrano ad Aquisgrana, le tensioni tra Roma e Parigi s'acuiscono dopo le affermazioni del M5S su come Parigi speculi sull'economia delle ex colonie africane. Intanto, la premier britannica Theresa May presenta alla Camera dei Comuni il suo "piano B" sulla Brexit, dopo la bocciatura di Westminster di quello già siglato con i partner europei.
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Riuniti all'Eliseo, i capi di Stato o di governo di Francia, Italia, Germania, Spagna e Libia - insieme ai presidenti di Ciad e Niger - fanno il punto sugli sforzi in atto, e sugli impegni futuri, per gestire i flussi migratori nel Mediterraneo.
La politica estera di Macron, la posizione italiana nell'Ue, la crisi diplomatica nel Golfo e le nuove tensioni tra Israele e Palestina: questi e altri temi sono al centro degli IAI Commentaries, la nuova collana a cura dello IAI sulle grandi questioni internazionali.
Il presidente francese cerca un nuovo rapporto con l’Arabia Saudita. Ma mette anche in campo le sue aziende per conquistare il mercato iraniano. Il commento di Jean Pierre Darnis