Manuale di documentazione del corso "L'Unione europea come attore globale: le politiche di sicurezza, difesa e aiuto allo sviluppo"
L’Unione europea si sta gradualmente affermando come un attore non solo regionale, ma anche globale di sicurezza, capace di disporre di una pluralità di strumenti differenti (economici, politico-diplomatici e militari, e – last but not least – un soft power, capace di attrarre i paesi terzi che individuano nella costruzione europea uno spazio di libertà, benessere economico e stabilità). Il concetto di sicurezza a cui l’Unione europea si ispira, delineato nella Strategia di sicurezza (il c.d. documento Solana) del 2003, è inclusivo e multidimensionale, non fermandosi alla dimensione esclusivamente militare, ma comprendendo la dimensione politica socio-economica, energetica ed ambientale. Essa prevede, inoltre, una intensa cooperazione con altre Istituzioni multilaterali, ONU, NATO, UA, e così via, per rendere più efficace e legittima la propria azione. La crescente interdipendenza e complessità dei fattori che stanno alla base della sicurezza determina la necessità per l’UE di essere presente in aree geografiche e in settori sempre più diversificati. A conferma di ciò, l’Unione ha realizzato circa venti missioni civili e militari nei Balcani, in Medio Oriente, Africa e Asia e ha attivato delle politiche fortemente strutturate verso le aree limitrofe (allargamento e politica di vicinato). Inoltre, le necessità geopolitiche e geoeconomiche hanno condotto l’UE a muovere i primi passi per una politica rivolta all’Asia centrale, un’area di grande rilevanza per le risorse energetiche (petrolio e gas) e per la vicinanza ad aree “calde” dello scacchiere internazionale (Caucaso, Iran, Afghanistan). E’ proprio rispetto alle sfide di sicurezza che si giocherà il destino della costruzione europea: se queste saranno affrontate con successo, l’esperimento dell’Unione europea potrà davvero risultare un esempio per altre aree del mondo, un esperimento capace di generare stabilità e sicurezza, e al contempo di promuovere la democrazia ed i diritti umani sullo scenario internazionale, cominciando proprio dalle aree vicine.
Manuale di documentazione del corso tenuto dallo IAI presso l’Università degli studi di Roma Tre - Laurea magistrale in Scienze politiche, anno 2009.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, aprile 2009, 105 p. -
In:
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Numero
09|05
Introduzione al corso
I. La teoria dell’integrazione applicata al campo della politica estera, di sicurezza e difesa (Cpe, Pesc, Pesd). Breve storia dell’evoluzione della politica estera e di sicurezza nell’ambito della Comunità europea e dell’Unione europea, Gianni Bonvicini
II. Gli sviluppi istituzionali dai tempi della Cooperazione Politica Europea fino alla Pesc e Pesd, Gianni Bonvicini
III. Unione europea e risoluzione dei conflitti: aspetti teorici e politici, Nathalie Tocci
IV. L’Unione europea e la gestione dei conflitti: strutture, meccanismi, operazioni. La cooperazione con le altre organizzazioni di sicurezza (ONU, NATO, UA), Nicoletta Pirozzi
V. Le relazioni di sicurezza dell’UE verso le aree limitrofe: allargamento, partenariato e vicinato, Michele Comelli
VI. Le politiche di aiuto dell’UE; le politiche per la democratizzazione e i diritti umani; le politiche di cooperazione allo sviluppo, Cristiano Zagari
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Pubblicazione09/08/2015
L'Unione europea attore di sicurezza regionale e globale
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