EU60: Re-founding Europe. The Responsibility to Propose
Negli ultimi anni, numerose sfide hanno intaccato le fondamenta del progetto di integrazione dell’Unione europea, producendo minacce esistenziali per la stessa Ue sotto il profilo istituzionale, politico e sociale. L’obiettivo di questo progetto – lanciato insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), in collaborazione con il Centro Studi sul Federalismo, e nell’ambito del partenariato strategico con la Compagnia di San Paolo – è stato indagare le modalità di una possibile iniziativa congiunta dei sei Paesi fondatori della Comunità europea in grado di affrontare i dilemmi della governance europea e dei suoi equilibri istituzionali. A tal fine, la ricerca ha identificato una serie di opzioni e raccomandazioni politiche per i principali settori d’azione dell’Unione. I differenti aspetti della futura governance dell’Ue sono affrontati attraverso un’analisi delle opportunità e delle sfide derivanti da un’integrazione differenziata degli Stati membri che risulti in grado di affrontare le priorità politiche dell’Ue, quali il consolidamento dell’integrazione politica ed economica dell’eurozona, la costruzione di un’Europa più sociale, e il rafforzamento del ruolo internazionale dell’Ue. Le attività principali del progetto hanno visto la costituzione di un gruppo di studio composto da ricercatori e rappresentanti dei Ministeri degli affari esteri dei sei Paesi fondatori. I contributi ed i risultati del progetto sono stati presentati e discussi in due eventi tenutisi a Roma il 16 e il 20 marzo 2017, in coincidenza con le celebrazioni del 60º anniversario della firma dei Trattati di Roma.
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