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Religion and Politics. Religious Diversity, Political Fragmentation and Geopolitical Tensions in the MENA Region

Curatori:
11/12/2017

Negli eterni e irrisolti dibattiti su religione e politica nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa occorre fare chiarezza, e per farlo servono informazioni. Questo saggio si concentra sullle relazioni tra mutamenti sociali e diversità religiosa e sulle conseguenti sfide al rapporto tra Stato e religione. Gli autori segnalano il pluralizzarsi della sfera religiosa, l’individualizzarsi della religione e l’improbabilità di un ritorno a un monopolio statale dell’Islam. In un contesto caratterizzato da una crescente instabilità (colpi di Stato, insurrezioni popolari, conflitti, incertezza politica) questo saggio analizza il futuro dell’islamismo, una delle tendenze ideologiche più importanti nella regione. Lo studio offre una dettagliata analisi storica e sociologica delle diverse traiettorie dei movimenti islamisti moderati, dei processi emergenti di mutamento dottrinale, della partecipazione elettorale e governativa e di quanto ciò abbia abbia rappresentato una sfida sia per le organizzazioni islamiste (quelle affiliate ai Fratelli musulmani e i movimenti salafiti) sia per i movimenti jihadisti (Isis e Al Qaida). Il presente saggio analizza inoltre il rapporto tra religione e politica nello sciismo (una delle due principali correnti dell’Islam), nelle comunità cristiane e infine in Israele, la più importante società non musulmana nella regione. In netto contrasto con le descrizioni riduttive della regione e le loro indiscriminate e funeste generalizzazioni, questo rapporto mette in luce le distinte dinamiche della storia locale, il competere tra organizzazioni, le nascenti tensioni ideologiche e le rivalità geopolitiche.

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