Il Green Deal europeo a fine legislatura: stato dell'arte e prospettive
Il Green Deal europeo (European Green Deal, EGD) lanciato nel 2019 dalla Commissione von der Leyen mira a trasformare l’UE nel primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, implementando tale visione con una roadmap legislativa. Nato come strategia di decarbonizzazione, l'EGD è al contempo un nuovo paradigma industriale e un’iniziativa di rilancio del progetto di integrazione europea. Contrariamente ad esperienze precedenti, tale iniziativa si è rafforzata nel contesto delle due grandi crisi che hanno interessato l’Europa negli ultimi anni: la pandemia e l’aggressione russa in Ucraina, come attestano le risorse che hanno continuato a essere investite nel processo di decarbonizzazione e la revisione al rialzo dei target climatici a livello europeo. A fronte di questa resilienza e nel contesto della fine della legislatura europea 2019-2024, questo contributo si propone di aprire una discussione sulle prospettive del protagonismo climatico della UE, e sulla sua possibile traiettoria a fronte di dinamiche di contestazione emergenti. In particolare, l’ultima sezione intende aprire una riflessione sul posizionamento italiano e le relative criticità, allo scopo di incoraggiare una discussione su una possibile agenda clima-energia italiana per il prossimo ciclo politico.
Il paper è il risultato del lavoro congiunto dei think tank che partecipano al progetto di “Comunità italiana di Politica Estera”.
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Dati bibliografici
Roma, Aspen Institute Italia, CeSPI, ECFR, IAI, ISPI, ottobre 2023, 25 p.
1. Il Green Deal europeo fra ambizioni e spazi di contestazione
2. Il Green Deal attraverso la policrisi
3. Condizioni di resilienza
4. I rischi emergenti
5. L’Italia nell’EGD: criticità e prospettive
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