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Il fianco sud della NATO

15/04/1980

Come si presenta alle soglie degli anni ‘80 la situazione politica e militare nel Mediterraneo, "ventre molle" dell'Europa e debole, ma strategicamente importante, "Fianco Sud" della Nato? Dove risiedono i principali fattori di instabilità e di crisi latente, capaci di portare le due superpotenze a un confronto? Com'è effettivamente mutato l'equilibrio militare dopo il significativo aumento della presenza navale sovietica e l'entrata in servizio dei nuovi bombardieri "Backfire"? E come potranno le "nuove tecnologie" applicate alle armi navali incidere sugli attuali rapporti di forza? A questi e ad altri interrogativi risponde la presente documentata analisi dell'area mediterranea, nella sua duplice dimensione politica e militare. L'analisi non offre inesistenti soluzioni di tipo taumaturgico, ma ribadisce la necessità di una diversa "presenza" dei paesi europei nell’area mediterranea, con l'assunzione di maggiori responsabilità politiche, economiche e militare. Una presenza che sappia porsi come catalizzatore di un rinnovato e più concreto dialogo Nord-Sud, come elemento di stabilita e come "motore" dl misure di controllo degli armamenti nell'area.

Risultato di una ricerca condotta dall'Istituto Affari Internazionali (IAI).