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Geopolitica e politica estera italiana nell'era delle energie rinnovabili

04/06/2020

Il cambiamento climatico è uno dei maggiori problemi per la sicurezza nel 21° secolo. Un’eventuale inerzia nel combattere il surriscaldamento globale porterebbe a conseguenze catastrofiche anche di sicurezza energetica. Dall’altro lato, l’azione di contrasto al cambiamento climatico comporta una trasformazione radicale del consumo globale di energia, così come della produzione e dei flussi commerciali. Le energie rinnovabili saranno un pilastro della transizione energetica e la loro adozione su vasta scala ha già iniziato a influire sulle relazioni politiche e la stessa nozione di sicurezza energetica, con nuovi rischi e opportunità. Con le rinnovabili aumentano decentramento e regionalizzazione, ma continua ad esistere una dimensione globale (legata principalmente alla disponibilità di minerali critici e all’integrazione delle catene globali del valore). Con le rinnovabili aumenta inoltre notevolmente l’importanza della digitalizzazione. Le questioni di sicurezza energetica si trasferiranno gradualmente dall’accesso alle risorse e dal transito alla sicurezza della rete elettrica, alla sicurezza informatica e all’adattamento di sistema. È in atto inoltre una forte competizione geoeconomica per sviluppare vantaggi comparati nelle rinnovabili. La transizione, infine, toccherà gli esportatori di combustibili fossili. Nelle rinnovabili l’Italia ha raggiunto una posizione di leadership che può essere ulteriormente consolidata e tradotta in leva geopolitica. Esistono inoltre problemi che richiedono degli adattamenti della politica estera energetica italiana.

Studio realizzato nell'ambito del progetto IAI “La geopolitica nell’era delle energie rinnovabili: sfide e opportunità per la politica estera italiana”, giugno 2020. Traduzione di “Geopolitics and Italian Foreign Policy in the Age of Renewable Energy”.

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