Print version

Gas Crisis in Europe: A Harbinger of Sustainable Cooperation with North Africa

Autori:
14/09/2023

Il sistema europeo del gas naturale ha sperimentato uno stress senza precedenti in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Dall’inizio della guerra l’Unione europea ha cercato di assicurarsi approvvigionamenti alternativi, riempire i propri impianti di stoccaggio e ridurre i consumi. I tentativi sono stati coronati dal successo, reso possibile dai fondamentali cambiamenti del mercato, sbloccato dopo un lungo periodo di bassi prezzi del gas degli ultimi due decenni, nonché dalle iniziative diplomatiche e di emergenza lanciate dalla Commissione europea per cercare forniture energetiche alternative. Il Nord Africa si è distinto come partner chiave per garantire volumi aggiuntivi, grazie alla sua vicinanza geografica, alle interconnessioni dei gasdotti già esistenti e alle sue risorse naturali. A questo proposito, la crisi energetica è servita da catalizzatore per rilanciare la cooperazione UE-Nord Africa, con il gas naturale – riconosciuto come combustibile di transizione – destinato anche in futuro a svolgere un ruolo importante. Se si vuole sfruttare appieno il potenziale di questa opportunità, è però necessario fare di più nella regione in termini di efficienza, calo della domanda interna e rafforzamento delle risorse energetiche verdi. Una rinnovata relazione UE-Nord Africa, basata su rapporti autentici e paritari, può aiutare a risolvere le future difficoltà energetiche, generando crescita e posti di lavoro di alto valore e stimolando l’innovazione.

Versione rivista di un paper presentato alla conferenza internazionale “Connectivity, Value Chains and the Green Transition: Promoting Multilateralism and Sustainable Growth Across the Shared Mediterranean Space”, co-organizzata a Rabat il 2 novembre 2022 dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) e dal Policy Center for the New South (PCNS) nell’ambito della rete di ricerca New-Med.

Contenuti collegati