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Focus euroatlantico, n. 4 (aprile-giugno 2017)

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06/07/2017

Il secondo Focus euroatlantico del 2017 si apre con un’analisi ragionata dello stato delle relazioni transatlantiche (corredata da una serie di grafici). Chi aveva visto nei primi passi dell’amministrazione Trump tracce di un riorientamento del presidente verso una politica estera più in linea con la tradizione americana del dopoguerra ha trovato meno ragioni di ottimismo in questo secondo trimestre (ritiro dall’Accordo sul clima di Parigi, ambiguità sull’impegno Nato alla mutua difesa, allineamento alle posizioni anti-Iran dell’Arabia Saudita, Russiagate). Il primo approfondimento è dedicato alla crisi nordcoreana e al possibile ruolo europeo in essa. Lorenzo Mariani descrive lo sforzo dell’amministrazione Trump di limitare lo sviluppo del programma nucleare e soprattutto di quello balistico del regime di Kim Jong-un. Secondo Mariani, lo stallo diplomatico offre un’opportunità all’Ue di impegnarsi in un’opera di mediazione. Il secondo approfondimento riguarda le politiche di Usa e Ue verso l’Africa. Bernardo Venturi spiega come le relazioni tra Europa e Africa si estendano su un ampio spettro di aree politiche, dal commercio allo sviluppo fino alla gestione delle crisi e dei flussi migratori. Gli Usa al contrario hanno una visione più selettiva delle loro relazioni con l’Africa, dominate da esigenze di lotta al terrorismo islamico nel Sahel e Corno d’Africa. Nel terzo approfondimento infine Daniela Huber raccomanda il rilancio del ruolo dell’Ue nel conflitto israelo-palestinese. L’autrice prende spunto dal recente aggiornamento della carta istitutiva di Hamas, per fare due proposte precise ai leader Ue: rilasciare una Nuova Dichiarazione di Venezia e avviare un’iniziativa di sostegno alla popolazione della Striscia di Gaza, dove è in corso una sempre più acuta crisi umanitaria.

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