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L'Europa della Difesa nel nuovo (dis)ordine mondiale: scelte per l'Italia

23/11/2020

La Strategia globale dell’Ue del 2016 ha delineato il livello di ambizione dell’Unione, ma dopo quattro anni si fatica ancora a raggiungerlo nel settore della difesa. Questo studio analizza il modo in cui le attuali iniziative europee, quali la Cooperazione strutturata permanente e il Fondo europeo per la Difesa, possono favorire la definizione e il raggiungimento di questo concetto, al fine di arrivare a un appropriato livello di autonomia strategica. Alla luce del principio di un “unico serbatoio di capacità militari” nonché delle sinergie e delle caratteristiche comuni tra Ue e Nato, lo studio si chiede inoltre se la vecchia “suddivisione del lavoro” verticale discussa nei primi anni del 2000 sia ancora un approccio valido o se la ricerca da parte dell’Unione europea di una più ampia e forte autonomia strategica possa portare alla fine a una suddivisione geografica delle responsabilità. Tale eventualità implica però una forte volontà politica e un altrettanto forte impegno nella difesa europea, che al momento è inoltre condizionato negativamente dall’impatto del Covid-19, in particolare per ciò che riguarda i bilanci della difesa e lo sviluppo di equipaggiamenti militari. In questo contesto l’Italia deve prendere una posizione chiara in una Ue a 27 post-Brexit in cui – anche alla luce del nuovo ruolo svolto dalla Commissione europea – le diverse prese di posizione sul livello di autonomia strategica e sulle relazioni transatlantiche devono essere bilanciate in nuove modalità. Detto ciò, un nuovo e più solido “centro di gravità” della difesa europea potrebbe istituirsi, a patto che Roma riesca a inserirsi pienamente nel motore franco-tedesco per l’autonomia strategica.

Traduzione di “Europe of Defence in the New World (Dis)Order: Choices for Italy” (Documenti IAI 20|20), paper presentato durante l’omonimo seminario a porte chiuse organizzato l'11 novembre 2020 dallo IAI insieme al Centro Studi sul Federalismo (CSF) e alla Scuola di Applicazione dell’Esercito, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Paper prodotto nell’ambito del progetto IAI “Politiche e strumenti per promuovere l’autonomia strategica dell’Ue nei settori della difesa, del commercio internazionale e dell’allargamento”.

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