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Eserciti e distensione in Europa. Il negoziato est-ovest sulla riduzione delle forze

01/03/1974

Mentre nel mondo continue tensioni sono provocate da gravi divari economici, da movimenti di indipendenza e di affermazione nazionale, da incertezza politica e fluidità nella questione della sicurezza, la nuova realtà internazionale sembra avere nell'Europa un caso di relativa stabilità. Consolidatosi l'equilibrio strategico continentale secondo le linee tracciate nel dopoguerra e durante la guerra fredda, i paesi dell'Europa sembrano ora cercare nuovi rapporti di sicurezza, negoziati tra il mondo occidentale e quello orientale. In Europa è in atto un processo di «nuova stabilizzazione», dovuto in gran parte alla massiccia presenza militare e agli enormi interessi delle superpotenze in quest'area. Il dibattito oggi in corso sulla sicurezza europea è dunque un prodotto della nuova realtà internazionale: dal confronto essenzialmente militare, alla ricerca di una migliore collaborazione politica. Tutto ciò attraverso una serie di negoziati sia bilaterali che multilaterali – sulla limitazione delle armi strategiche, sulla sicurezza e cooperazione in Europa, e sulla riduzione reciproca delle forze in Europa – i quali vedono direttamente impegnati i due blocchi. Il negoziato Mfr, iniziato a Vienna il 30 ottobre scorso non riguarda soltanto problemi tecnicomilitari, ma anche e soprattutto politici, poiché è direttamente legato all'andamento delle relazioni non solo tra est e ovest, ma anche di quelle interne a ciascuno dei due blocchi. Questo volume vuole essere una rassegna dei temi e problemi in discussione, nonché un tentativo di analisi dei probabili risultati.

Capitoli 1-2 (parte I) pubblicati anche in inglese in The International Spectator, Vol. 8, No. 4 (October-December 1973), p. 241-269.