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Collective Security and Multilateral Engagement in the Middle East: Pathways for EU Policy

18/11/2020

Il Medio Oriente e il Nord Africa stanno affrontano gravi problemi di tipo sia geopolitico che geoeconomico dal momento che la rivalità e concorrenza inter-statale si combina in molti stati della regione con crescenti minacce socioeconomiche e un contratto sociale ormai logoro. La sfida generazionale consiste nell’allontanarsi dal baratro sviluppando quadri di dialogo nuovi e inclusivi, una de-escalation e il rafforzamento della fiducia nella regione, uno sviluppo che richiede il consenso attivo e il sostegno da parte degli stessi attori regionali. Sostenere tali obiettivi è un interesse vitale per l’Unione europea che per avere un’influenza positiva deve però fare i conti con capacità limitate, il ridimensionamento degli Stati Uniti e la propria mancanza di coesione interna. In questo contesto l’Ue deve dare priorità ai propri impegni, lavorando sia all’’interno che all’esterno per migliorare le proprie politiche e la sua influenza riguardo a tre spaccature regionali – arabo-israeliana, saudita-iraniana e arabo-turca – e a diversi punti critici associati ad esse nel tentativo di mitigare il prevalere della concorrenza a somma zero e di contenere il rischio di nuovi conflitti o crisi, rendendo operativo nella regione il concetto Ue di “idealismo pragmatico”.

Studio realizzato nell'ambito del progetto FEPS-IAI “Verso una nuova architettura di sicurezza in Medio Oriente”, novembre 2020.

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