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Untangling the Turkey-KRG Energy Partnership: Looking Beyond Economic Drivers

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26/03/2014

Per decenni la Turchia hanno guardato all'Iraq soprattutto dal punto di vista del proprio problema curdo. All'indomani della prima guerra del Golfo, Ankara ha evitato il contatto diretto con i curdi iracheni e si è opposta a che la città di Kirkuk, ricca di petrolio, entrasse a far parte di uno stato federale curdo, temendo che ciò avrebbe rafforzato l'indipendenza dei curdi iracheni e spinto la propria comunità curda ad avanzare richieste simili. Ma la politica turca verso l'Iraq ha iniziato a mutare a fine 2008, sotto il governo dell'Akp. Alle vecchie tensioni è subentrato un nuovo partenariato energetico. Nel maggio 2012 la Turchia ha firmato un accordo con il governo regionale del Kurdistan (Krg) per costruire un gasdotto e due oleodotti direttamente collegati con l'Iraq settentrionale sotto controllo curdo. Questa cooperazione non è guidata solo da considerazioni energetiche, ma è divenuta una componente essenziale della visione strategica della Turchia verso la regione. Il modificarsi delle dinamiche regionali e nazionali ha spinto la Turchia a ricalibrare la propria politica in Iraq, rendendo il Krg un alleato strategico in quanto fonte alternativa di energia, una zona-cuscinetto nei confronti di un Iraq e un Iran ostili, e un partner nella tentativo della Turchia di risolvere il proprio problema curdo. Questo saggio discute i fattori nazionali e regionali che hanno portato a questa svolta e la politica energetica della Turchia come risposta a tali cambiamenti.

Documento prodotto nell'ambito del progetto Turkey, Europe and the World. Pubbl. in IAI Research Paper 13.

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