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Socio-Political Actors in the Post-Mubarak Era

26/01/2015

La caduta di Mubarak nel febbraio 2011 ha aperto la strada al pluralismo sindacale, interrompendo il monopolio della Federazione egiziana dei sindacati dei lavoratori (Fesl), fino ad allora unica organizzazione di lavoratori legalmente riconosciuta nel paese. Al di là di alcuni iniziali successi le organizzazioni indipendenti dei lavoratori sono però rimaste ai margini dei processi decisionali ed esposte ad un crescente uso della forza e della repressione da parte delle autorità "post-rivolte". Le nuove organizzazioni sono state inoltre indebolite da problemi interni, mentre la vecchia Fesl ha continuato ad essere un'organizzazione controllata dallo stato nonché l'interlocutore di riferimento per i governi post-Mubarak. La situazione del settore privato e delle organizzazioni imprenditoriali non sembra aver subito un cambiamento rilevante nel periodo che va dalla fine di Mubarak ad oggi: il panorama delle associazioni imprenditoriali o datoriali è dominato dalle stesse organizzazioni operanti all'epoca di Mubarak. Anche gli islamisti, che avevano come priorità del loro programma la lotta alla corruzione dilagante dell'epoca di Mubarak, durante la loro amministrazione hanno optato per preservare lo status quo nelle relazioni con le organizzazioni imprenditoriali già esistenti e mantenere buoni rapporti con gli imprenditori legati al precedente regime. Nel periodo post-Mubarak il panorama delle organizzazioni imprenditoriali si è comunque arricchito con la nascita di associazioni legate ai partiti islamisti - come ad esempio Ebda, che ha svolto un ruolo economico e politico importante durante l'amministrazione Mursi. Tuttavia tali associazioni non si sono fatte portatrici di istanze di cambiamento poiché hanno adottato pratiche e politiche non dissimili dalle altre organizzazioni imprenditoriali.

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