
Questo studio si chiede per quale motivo i paesi del Gruppo di Visegrad (Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia) siano riluttanti a partecipare agli schemi di solidarietà dell’Unione europea, sia quelli con i paesi terzi che quelli intra-Ue. L’autore chiarisce i concetti di solidarietà e di condivisione di responsabilità (e quelli correlati, come la cooperazione leale) per poi esaminare in modo sistematico tutte le varie possibilità di condividere la responsabilità nei confronti dei richiedenti asilo e delle persone che necessitano di protezione internazionale. L’autore presenta le varie proposte avanzate da accademici e istituzioni riguardo alla ripartizione di oneri/responsabilità, ossia l’insieme delle opzioni a disposizione del Gruppo di Visegrad e, in generale, dell’Unione. Un’analisi delle dichiarazioni dei paesi Visegrad e dell’attuale situazione dei migranti irregolari dimostra che il gruppo non è compatto, anche se tutti i paesi Visegrad rifiutano l’obbligatorietà della ridistribuzione nell’Ue dei richiedenti asilo. Ungheria e Polonia differiscono significativamente dalla Repubblica Ceca e dalla Slovacchia. L’Ungheria si distingue inoltre per il suo totale rifiuto del fatto che chi è entrato in maniera irregolare nell’Unione europea possa presentare richiesta di asilo. L’autore conclude affermando che sarebbe necessaria una maggiore condivisione della responsabilità all’interno dell’Unione, arrivando a creare un sistema unificato di asilo, mentre in realtà l’attenzione si concentra su altro, con il tentativo di spostare la protezione in aree geografiche al di fuori dell’Ue.
Versione rivista e aggiornata di un paper presentato al seminario “The Refugee Debate in Central and Eastern Europe: Can the EU-Turkey Deal Survive Without Intra EU Convergence on Relocation and Resettlement?”, Budapest, 24 febbraio 2017.
Introduction
1. Solidarity, fair sharing of responsibility, allocation of responsibilities
2. Scholarly views and legal measures of burden-/ responsibility-sharing in receiving refugees
3. EU schemes for relocation and resettlement of asylum-seekers and their implementation
4. The Visegrad countries’ response to the EU measures
5. The different roles played by the Visegrad countries in EU-bound migration
6. The lack of unity in the V4
7. Short digression: Hungary’s extreme policies
Conclusion
References