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Osservatorio sulla Difesa europea, luglio-agosto 2008

15/07/2008

1 Luglio 2008
Unione Europea - Presidenza Francia: Programma PESD

Il 1 Luglio la Francia ha assunto la Presidenza di turno UE con un programma che prevede diversi obiettivi relativi alla Politica europea di sicurezza e di difesa (PESD), tra cui:
- revisione della Strategia europea in materia di sicurezza (2003) che copra i prossimi 10 anni anche con specifici riferimenti a capacità e strumenti da sviluppare;
- sviluppo delle capacità militari e civili per la gestione delle crisi anche grazie ad un maggiore impulso all'Agenzia Europea per la Difesa;
- sviluppo degli strumenti istituzionali della PESD con riferimento ad alcune disposizioni del Trattato di Lisbona (cooperazione strutturata permanente) per prepararne una effettiva operatività una volta entrato in vigore;
- ruolo attivo nel contrasto al terrorismo internazionale a alla proliferazione e disarmo;
- sviluppo dei partenariati più importanti (NATO, ONU, Unione Africana) in un'ottica di cooperazione multilaterale per la sicurezza.

22 Luglio 2008
Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne - Ciad

I ministri hanno adottato conclusioni relative allo stato di dispiegamento della missione EUFOR-Tchad/RCA, operazione militare UE nel Ciad orientale e nel nordest della Repubblica Centrafricana, ribadendone l'importanza per la sicurezza e la situazione umanitaria delle aree coperte, anche grazie all'eccellente coordinamento raggiunto con le altre presenze internazionali (missioni ONU MINURCAT in Ciad e ONU/Unione Africana UNAMID in Darfur).
Alla missione partecipano e parteciperanno anche stati terzi: il 13 Luglio si è raggiunto un accordo con l'Albania per l'invio di 60 soldati e successivamente (30 Luglio) anche la Russia ha formalmente deciso l'invio di circa 120 militari e di assetti elicotteristici. Tuttavia la piena capacità operativa, originariamente fissata per lo scorso Giugno, è rimandata a Settembre: al momento circa 3.200 uomini sono dispiegati dei circa 4.000 previsti.
La fine della missione è prevista per Marzo 2009 ed i ministri, in questa fase di riesame intermedio, hanno esortato gli organi competenti del Consiglio a stabilire le modalità di ulteriore attuazione della stessa e di passaggio di consegne ad una eventuale missione delle Nazioni Unite, che prevedrebbe che alcune forze ed assetti europei possano essere posti sotto comando ONU.

Missioni PESD in corso (pdf, 60 Kb), a cura di Lorenzo Kihlgren, tirocinante, IAI

Luglio/Agosto 2008
Capacità UE - Capacità militari e Protezione civile, Spazio 

L'8 Luglio il Comitato Direttivo dell'Agenzia Europea per la Difesa, riunito a livello dei Direttori Nazionali degli Armamenti, ha approvato un Piano di sviluppo delle capacità predisposto dall'Agenzia con il supporto del Comitato Militare UE, che individua 12 aree iniziali prioritarie:
- Counter Man Portable Air Defence Systems
- Computer Network Operations
- Mine Counter-Measures in littoral sea areas
- Comprehensive Approach - military implications
- Military Human Intelligence and Cultural / Language Training
- Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance Architecture
- Medical Support
- Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Defence
- Third Party Logistic Support
- Counter-Improvised Explosive Device (C-IED)
- Increased availability of helicopters
- Network Enabled Capability.
L'iniziativa non intende sostituirsi ai processi decisionali nazionali, ma supportarli con azioni dettagliate che saranno predisposte dall'Agenzia, come meccanismi di cooperazione tra gli Stati membri per l'ottimizzazione degli investimenti.
Lo sviluppo delle capacità è anche una delle priorità per il semestre della Presidenza francese, con particolare riferimento a quelle spaziali e aeree (tra queste l'iniziativa franco-britannica per elicotteri e la costituzione di una flotta comune di A400M sul modello dello sharing di C-17 da parte di un gruppo di nazioni NATO).
E' da notare la proposta francese per la realizzazione di una rete di sorveglianza marittima in tempo reale dotata di un organo di pianificazione e comando a livello europeo al fine di contrastare più efficacemente pirateria e traffici illegali.
Un chiaro obiettivo della Presidenza è poi quello del rafforzamento del Meccanismo europeo di protezione civile, ancora efficacemente attivato nel corso dell'estate a causa di incendi boschivi in Grecia ed inondazioni in Moldavia, Romania e Ucraina. Tre le linee direttive: prevenzione delle calamità, preparazione (allo scopo di permettere una gestione congiunta dei soccorsi anche a livello operativo) e risposta (razionalizzando la messa a disposizione degli assetti nazionali e predisponendo anche un piano europeo per l'evacuazione di cittadini).
La Presidenza francese intende puntare molto sullo sviluppo della politica spaziale europea:
- il 1 Luglio la Commissione Europea e l'Agenzia Spaziale Europea (European Space Agency, ESA) hanno emesso le gare d'appalto per la costruzione delle infrastrutture del sistema di navigazione satellitare europeo Galileo;
- il 3 Luglio il Consiglio ha adottato il Regolamento per l'ulteriore attuazione dei programmi europei di radio navigazione satellitare EGNOS e Galileo. Il testo, approvato dal Parlamento Europeo (PE) il 9 Luglio, costituisce la base per il finanziamento del periodo 2007-2013;
- il 10 Luglio il PE ha approvato a larga maggioranza una risoluzione che sottolinea la necessità, per una PESD efficace, di assetti spaziali affidabili ed indipendenti che forniscano informazioni complete;
- il 18 Luglio UE e ESA hanno firmato un accordo sulla sicurezza e lo scambio di informazioni classificate;
- il 21 e 22 Luglio si è tenuto un incontro dei ministri UE che si occupano di spazio presso il centro spaziale di Kouros nella Guyana francese.

Luglio/Agosto 2008
UE, NATO - Afghanistan

L'8 Luglio il Comitato Politico e di Sicurezza (COPS) UE è stato formalmente informato della raggiunta piena capacità operativa della missione PESD EUPOL Afghanistan per la formazione della polizia locale. La missione, iniziata nel Giugno 2007 per una durata iniziale di tre anni, dispiega al 1 Agosto 177 uomini che tuttavia non sembrano sufficienti per coprire ogni distretto delle 14 province coinvolte: a tal fine gli USA si sono detti disponibili a firmare un accordo per supportare la protezione di queste unità.
Sempre l'8 Luglio il PE ha adottato una risoluzione sulla stabilizzazione dell'Afghanistan che sostiene gli sforzi delle forze NATO e dell'UE anche in campi non strettamente militari ricordando la necessità di un impegno a lungo termine per la ricostruzione civile, la promozione degli investimenti europei, la riforma dei settori giudiziario e di polizia, la lotta alla corruzione e al traffico di droga ed in generale il ristabilimento della legalità.
Il bisogno di sicurezza continua ad essere un'emergenza in Afghanistan: il 7 Luglio un attentato dinamitardo all'ambasciata d'India ha provocato 40 morti e 150 feriti.
Negli stessi giorni i risultati di un rapporto del Pentagono al Congresso USA relativo alla sicurezza in Afghanistan illustrano in cifre una chiara recrudescenza degli attentati dinamitardi che non si arresta per il 2008: gli attentati perpetrati nel 2007 sono stati 2.615 a fronte dei 1.931 del 2006.
Intanto il 3 Agosto Karzai ed il primo ministro pachistano Gilani si sono accordati per realizzare una strategia comune di contrasto al terrorismo transfrontaliero.
Ma l'emergenza sicurezza continua ad investire pesantemente anche la popolazione civile afgana coinvolta nelle operazioni militari, in particolare nei bombardamenti: nel primo semestre 2008 si calcolano circa 700 vittime tra i civili (ufficialmente 225 causate dalle forze straniere e dall'esercito afgano). La questione è di estrema delicatezza per le opinioni pubbliche e le istituzioni afgane ed occidentali. Il Presidente Karzai ha diverse volte ordinato inchieste su bombardamenti con decine di vittime civili che si sono concluse addebitando una responsabilità alla operazione Enduring Freedom a guida USA, anche in supporto ad unità della missione NATO ISAF.

Luglio/Agosto 2008
UE - Contrasto al terrorismo internazionale

L'8 Luglio il Consiglio Ecofin ha adottato un progetto di conclusioni del Consiglio sul rafforzamento della cooperazione nel settore della lotta alla radicalizzazione e al reclutamento nelle file del terrorismo.
Il Consiglio Giustizia e Affari Interni del 24 e 25 Luglio ha raggiunto diversi risultati in materia approvando:
- una versione aggiornata della Strategia UE di contrasto al finanziamento del terrorismo (2004);
- un accordo che stabilisce la necessità per l'UE di disporre di un sistema di Passenger Name Record (PNR) e delle prime linee guida per il metodo da utilizzare per l'accesso delle autorità competenti degli stati membri;
- una proposta per la creazione di un piano europeo per il contrasto ai crimini informatici che prevede presso Europol un sistema di allarme in caso di rilevamento di reati informatici;
- un accordo politico sul rafforzamento di Eurojust tra l'altro tramite la realizzazione di un meccanismo di coordinamento di emergenza. Resta da migliorare lo scambio di informazioni: Eurojust dovrebbe avere un accesso più sistematico agli archivi di Europol.

Luglio/Agosto 2008
Crisi in Georgia

Le tensioni presenti nelle regioni georgiane secessioniste di Abkhazia ed Ossezia del Sud sono riemerse violentemente durante l'estate provocando uno scontro tra esercito russo e georgiano.
Le regioni in questione avevano negli scorsi anni svolto dei referenda relativi alla propria indipendenza, con modalità che non ne avevano reso possibile il riconoscimento da parte della comunità internazionale.
Nella primavera 2008 Mosca, che già adottava una politica di cooperazione con le due regioni, e che vi è presente con compiti di peacekeeping, stabilisce di incrementare i rapporti fino allo stabilimento di relazioni ufficiali con le autorità locali.
A seguito di diverse esplosioni avvenute in Abkhazia e addebitate al governo di Tbilisi - che nega ogni responsabilità - il 1 Luglio la regione chiude parzialmente le frontiere con la Georgia.
Allo stesso tempo viene riaperto il collegamento marittimo tra Gagra in Abkhazia e Sochi in Russia, chiuso dagli anni '90.
La chiusura delle frontiere è una decisione che va contro gli accordi di pace del 1994 e Tbilisi interroga Mosca chiedendo spiegazioni sul perché le forze russe presenti a fine di peacekeeping non intervengano per impedire la misura.
Continuano esplosioni con morti e feriti ed il 7 Luglio le autorità della Abkhazia dichiarano di cessare tutti i rapporti con Tbilisi ritenendola responsabile di comportamenti terroristici.
L'8 Luglio la Abkhazia rigetta la proposta statunitense di far entrare forze straniere per un peacekeeping internazionale preferendo quelle russe già schierate.
L'11 Luglio la Georgia richiede una riunione del Consiglio di Sicurezza ONU a causa del fatto che Mosca ha confermato di aver utilizzato, il 9 Luglio, lo spazio aereo sopra l'Ossezia del Sud, secondo il Cremlino per prevenire eventuali attacchi da parte georgiana nella regione.
Il 7 Agosto Tbilisi lancia una offensiva in Ossezia del Sud con bombardamenti.
Mosca accusa Tbilisi di colpire civili e personale russo impegnato in peacekeeping e reagisce pesantemente con azioni contraeree in Ossezia del Sud e poi con penetrazione e bombardamenti nel territorio georgiano: vengono colpite le città di Poti e Gori, l'aeroporto internazionale e le periferie di Tbilisi.
Unità di polizia georgiane presenti nella Valle del Kodori (Abkhazia) - dal 2006 in contrasto con gli accordi di pace del 1994 - vengono attaccate da jet russi e abkhazi.
Si susseguono informazioni ambivalenti.
Il 10 Agosto Tbilisi dice di aver richiesto formalmente un cessate il fuoco a Mosca che nega di averlo ricevuto mentre il bombardamento di città georgiane continua. Il governo georgiano dichiara di aver ritirato le proprie forze mentre la Russia denuncia attacchi contro forze russe e ossete.
Le vittime sono centinaia e 30.000 almeno i rifugiati. Per quanto riguarda l'UE la Commissione europea alloca un totale di 6 milioni di euro e mette in azione il proprio meccanismo di protezione civile per circa 100.000 civili georgiani colpiti.
La grave situazione umanitaria attiva la comunità internazionale anche se la maggior parte degli aiuti non riesce a giungere fin dentro le regioni separatiste.
Diversi rappresentanti di Stato e organizzazioni internazionali fanno appelli per il cessate il fuoco e cercano di tentare una mediazione, mentre il Consiglio di Sicurezza si riunisce senza giungere ad un compromesso.
La Presidenza francese riesce a far accordare le parti su un cessate il fuoco e su un piano di pace che viene illustrato al Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne UE del 13 Agosto, dettagliato in 6 punti:
1) impegno di non ricorrere alla forza;
2) cessazione definitiva delle ostilità;
3) concessione del libero accesso all'aiuto umanitario;
4) ritiro delle forze militari georgiane nel luogo di acquartieramento abituale;
5) ritiro delle forze militari russe sulle linee precedenti allo scoppio delle ostilità. In attesa di un meccanismo internazionale, le forze di pace russe porranno in atto ulteriori misure di sicurezza;
6) apertura di discussioni internazionali sulle modalità per la creazione di condizioni di sicurezza e stabilita in Abkhazia e in Ossezia del Sud.
Non sono previste sanzioni per Mosca né viene citato il ripristino della integrità territoriale della Georgia alla quale viene ribadito pieno sostegno.
Viene stabilito che il piano debba essere applicato integralmente nel frattempo restando sospese tutte le riunioni previste con la Russia (ad esempio il 4 Luglio erano stati avviati i negoziati per il nuovo accordo di partenariato strategico UE-Russia relativo anche ai settori energetico e di sicurezza).
Si tratta di un testo di compromesso che dovrà essere ripreso da una risoluzione del Consiglio di Sicurezza, nel quale la Russia siede con potere di veto.
Le conclusioni del Consiglio fanno inoltre riferimento alla necessità che l'UE diversifichi fornitori e rotte dei prodotti energetici, un nodo fondamentale dei rapporti con la Russia. A tal fine il Consiglio, in cooperazione con la Commissione, viene formalmente investito della questione.
La NATO tiene due riunioni straordinarie del Consiglio Nord Atlantico.
In una prima, in data 12 Agosto, il Consiglio sostiene gli sforzi UE e OSCE per la risoluzione del conflitto, deplora un uso sproporzionato della forza da parte russa ed esorta Mosca a rispettare l'integrità territoriale georgiana con il ritorno allo status quo ante.
Il 19 Agosto un secondo vertice voluto dagli USA adotta una dichiarazione finale che nuovamente definisce l'uso della forza da parte di Mosca sproporzionato e incoerente con i compiti di peacekeeping dalla stessa portati avanti nelle due regioni. Alla Georgia viene riconosciuto il diritto di vedere rispettati in pieno i principi relativi all'indipendenza, sovranità ed integrità territoriale.
I lavori del Consiglio NATO-Russia vengono sospesi e Mosca esortata a ritirare le proprie truppe.
Nello stesso senso si esprime il Parlamento Europeo il 20 Agosto.
Il 20 Agosto il ministro degli esteri georgiano chiede all'UE di inviare una missione di osservatori. La decisione sarà responsabilità del Consiglio nel mese di Settembre. Intanto il 26 Agosto il Comitato politico e di sicurezza (COPS) non raggiunge un accordo sull'invio di una missione militare PESD, mentre si stabilisce che sia necessario potenziare il ruolo UE sul posto rafforzando lo staff del Rappresentante Speciale UE per la Georgia, inviando una missione di sorveglianza a supporto del personale ONU e OSCE, missione che potrebbe comprendere fino a 300 persone e per la realizzazione della quale un gruppo di esperti sta valutando sul posto la fattibilità.
Il 26 Agosto Mosca riconosce unilateralmente l'indipendenza delle due regioni secessioniste causando la condanna della comunità internazionale.

Luglio/Agosto 2008
Europa - Difesa antimissile USA

L'8 Luglio la Repubblica Ceca ha firmato un accordo, in attesa di ratifica parlamentare, per l'istallazione sul proprio territorio di un radar statunitense.
Il 20 Agosto anche Varsavia ha firmato un accordo con Washington per l'istallazione di 10 intercettori in una ex base militare sotto giurisdizione polacca. L'accordo è accompagnato da una dichiarazione di cooperazione strategica che prevede lo stabilimento di un gruppo di consulenza per cooperazione strategica tra le due parti e volto alla modernizzazione dell'esercito polacco compresa la presenza di una batteria di missili patriot a corto raggio costantemente su territorio polacco.
Il testo, valido per 20 anni e in attesa della ratifica parlamentare polacca e del Congresso USA, ha suscitato dure reazioni del ministro degli esteri russo che ha dichiarato che i missili dispiegati in Polonia non possono essere rivolti ad altri che ai missili balistici intercontinentali russi e che l'allargamento ed ammodernamento della base in questione costringe Mosca a rispondere non solo con mezzi diplomatici.

Luglio/Agosto 2008
UE - Non proliferazione: Iran

L'Alto Rappresentante PESC Solana ha riferito al Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne del 22 Luglio sull'incontro, tenuto a Ginevra il 19 Luglio con il negoziatore iraniano Jalili, che non ha registrato avanzamenti ai fini della accettazione o meno della proposta congiunta (Cina, Francia, Germania, Regno Unito, Russia, Stati Uniti ed UE) avanzata a Giugno 2008 e volta alla riapertura dei negoziati ai fini della sospensione dell'arricchimento di uranio in cambio di misure di sostegno e cooperazione in diversi campi, tra cui quello economico e commerciale, del nucleare civile e della ricerca e sviluppo.
L'UE ha offerto all'Iran un impegno a non sostenere nuove sanzioni in ambito ONU in cambio della sospensione di attività di arricchimento dell'uranio, in particolare non incrementando il numero di centrifughe. La risposta di Teheran, giunta il 5 Agosto, non è stata ritenuta soddisfacente dall'UE per cui il Consiglio ha adottato una Posizione Comune (8 Agosto) che emenda la precedente relativa all'adozione di misure restrittive sulla base della Risoluzione 1803 (2008) del Consiglio di Sicurezza che inasprisce le sanzioni - principalmente blocco degli averi e restrizione agli spostamenti di alcuni soggetti - già predisposte dalle precedenti 1737 (2006) e 1747 (2007) estendendone la portata.
A ciò si aggiunge una precedente preoccupazione espressa dalla Presidenza UE sul fatto che il 9 e 10 Luglio Teheran abbia testato missili a medio e corto raggio.

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