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Osservatorio sulla Difesa Europea, luglio-agosto 2000

15/07/2000

Luglio 2000
Presentazione programma Pesd del semestre francese di presidenza Ue

Il Ministro della Difesa francese ha delineato gli impegni della Presidenza francese del Consiglio Ue nell’ambito della Pesd. 
Le priorità in vista degli incontri previsti per il 22 settembre, 16, 20 e 21 novembre e il Consiglio Europeo di dicembre saranno: la riforma istituzionale che coinvolgerà i Trattati e il ruolo dell’Ueo; la stabilizzazione dei rapporti con gli Stati Uniti e gli altri paesi non-Ue; lo sviluppo di una effettiva capacità militare tramite la “Force Generation Conference”; l’insediamento di organismi permanenti per la gestione della Pesd.

24-26-28 Luglio 2000
Primi meeting dei gruppi di consultazione Ue - Nato

27 Luglio 2000
Primo incontro 15+15 fra paesi Ue, Nato e candidati

Tre dei quattro gruppi per il coordinamento della Pesd fra Ue e i paesi Nato non facenti parte dell’Ue hanno iniziato i loro lavori, rispettivamente il 24 luglio quello sulla sicurezza, il 26 sull’utilizzo da parte dell’Ue delle capacità della Nato e il 28 quello sulle capacità militari.
Il 27 luglio ha avuto luogo anche il primo incontro fra i paesi membri, quelli candidati all’allargamento dell’Unione e i paesi Nato non Ue. Lo scopo dell’incontro è di informare dei prossimi sviluppi della Pesd e sondare le disponibilità degli altri paesi a sostenere tali avanzamenti anche in termini di contribuzione alle capacità operative dell’Ue.

27 Luglio 2000
Firma sviluppi accordo LoI

I Ministri della Difesa dei sei paesi firmatari della LoI (Letter of Intent) hanno sottoscritto un accordo quadro relativo all’integrazione delle rispettive industrie della difesa.
I temi trattati riguardano le procedure per l’export, l’armonizzazione dei requisiti militari, la sicurezza degli approvvigionamenti e delle informazioni e lo scambio di notizie tecniche e lo sviluppo tecnologico.

L’accordo intergovernativo fra Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Svezia rappresenta un ulteriore passo avanti verso l’integrazione delle politiche di difesa dei paesi Ue e la costituzione di una base industriale che supporti le decisioni politico-militari dell’Unione.
Lo sviluppo di una regolamentazione uniforme per l’industria della difesa di tutti i paesi europei è un traguardo necessario per una crescita equilibrata della Pesd e l’accordo fra i principali paesi produttori d’armamenti ne pone le basi.
Il documento richiederà però la ratifica da parte dei parlamenti nazionali e l’elaborazione delle future linee d’intervento che determinino le modalità d’attuazione dell’accordo quadro; ciò potrebbe comportare ritardi nel recepimento delle indicazioni dei paesi LoI.
Si avverte inoltre l’esigenza di coordinare questa iniziativa con quelle poste in essere dalle molteplici strutture internazionali che si occupano dei vari aspetti della Pesd, quali Ueo, Occar, Weag e Ue.

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