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Osservatorio sulla Difesa Europea, giugno 2000

15/06/2000

19-20 Giugno 2000
Vertice del Consiglio Europeo – Conclusioni della Presidenza portoghese – PESD

Il Consiglio Europeo si è riunito a Feira il 19 e 20 giugno in occasione della conclusione della presidenza portoghese dell’Ue.
Il Consiglio ha approvato la relazione della Presidenza circa il rafforzamento della Pesd; il punto "C" delle Conclusioni della Presidenza (punti 6-12) ribadisce gli impegni presi ad Helsinki nel dicembre scorso e invita a dar seguito alla Conferenza per l’effettiva costituzione di una capacità militare europea.
L’Ue ha inoltre invitato tutti i paesi della Nato che non sono membri dell’Unione, nonché altri paesi non-Nato a contribuire alle future operazioni europee; questa posizione ha scatenato risposte contrastanti e soprattutto la reazione negativa della Turchia, a causa della scarso coinvolgimento nel processo decisionale.
E’ stato deciso di costituire anche una forza di polizia per la gestione civile della crisi.
Si prevede che gli organismi militari e di direzione politica della Pesd si costituiscano in seguito al prossimo Consiglio Europeo sotto la presidenza francese; nel frattempo si definiranno dei gruppi di lavoro per favorire gli ulteriori sviluppi dei rapporti fra Ue e Nato.

Le conclusioni a cui è giunta la presidenza portoghese al termine del suo mandato, al di là della riaffermazione della volontà europea di procedere verso un ulteriore sviluppo della Pesd, presentano alcuni elementi di novità che però non appaiono rispondere in modo soddisfacente alle problematiche emerse durante i sei mesi cha hanno seguito la dichiarazione di Helsinki.
Alcuni problemi, pur restando aperti, sembrano in via di superamento; tra questi, si hanno buone speranze che la Conferenza sulla costituzione della forza europea il prossimo autunno consenta di chiarire l’accordo fra i paesi sull’effettivo compito e quindi sulle capacità di tale forza.
Ugualmente il problema dei rapporti con la Nato e in particolare con la Turchia e gli Usa non sembra sia stato risolto in maniera soddisfacente per i paesi partner e richiederà certamente una ulteriore rielaborazione, favorita dalla decisione di costituire dei gruppi di lavoro ad hoc.Più serio e di difficile soluzione è il problema dei rapporti fra i vari organismi politici all’interno dell’Ue (Commissione, Alto Rappresentante) e le future strutture militari permanenti, che dovrà certamente essere affrontato per il vertice di Nizza.
Manca inoltre un riferimento ai problemi relativi all’integrazione del mercato della difesa, aspetto non trascurabile per il raggiungimento di una effettiva autonomia nella difesa europea. Il questo campo si annuncia il varo del trattato Loi, aperto alla firma degli altri paesi Ue; sarà importante valutare il livello di adesione che esso potrà riscontrare.