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Osservatorio sulla Difesa Europea, aprile 2003

15/04/2003

Aprile 2003 
Europa - Irak

La prima metà del mese è stata caratterizzata dalla prosecuzione delle attività militari della coalizione a guida americana contro il regime iracheno di Saddam Hussein. 
Anche durante le operazioni militari, è continuata l’attività diplomatica fra i paesi europei e gli Usa; si registra in particolare l’incontro del Segretario di Stato Powell con i paesi Nato e dell’Ue il 3 e 4 Aprile a Bruxelles. 
Un eventuale ruolo della Nato e delle Nazioni Unite nel post conflitto è stato discusso senza che venisse raggiunto un accordo in merito. 
Si sono registrati i primi tentativi di recuperare il rapporto transatlantico danneggiato dalle divisioni circa l’opportunità dell’intervento armato. 
L’8 Aprile si è tenuto un incontro fra Bush e Blair, i principali sostenitori delle operazioni militari, focalizzato sul post-conflitto e su quale ruolo assegnare alle Nazioni Unite. 
Il 9 Aprile il regime iracheno perde il controllo di Baghdad. Il 16 Aprile hanno termine le operazioni militari, nonché le misure predisposte dalla Nato a difesa della Turchia. 
Lo stesso giorno viene emesso un Comunicato della Presidenza dell’Ue riguardante il ruolo dell’Unione e dell’Onu nella fase di post conflitto.

10 Aprile 2003 
Parlamento Europeo - Risoluzione su Pesd

Il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione che sostiene in particolare lo sviluppo di una politica e strategia comune di difesa dell’Unione, l’inserimento nel Trattato di una clausola di difesa collettiva, l’istituzione di una Agenzia Europea degli Armamenti dotata di un proprio bilancio, la revisione dell’Articolo 296 del Trattato, l’istituzione di corpi e accademie militari comuni. E’ stato respinto un emendamento che richiedeva all’Ue di rifiutare la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.

16-17 Aprile 2003 
Consiglio Europeo Informale - Irak

La Presidenza greca ha adottato un comunicato sull’Irak in cui si auspica un forte coinvolgimento della comunità internazionale nella fase post bellica e conferma il desiderio dell’Unione di partecipare, nell’ambito di un ruolo centrale per le Nazioni Unite, al processo di stabilizzazione dell’intera area, favorendo il processo di pace in Medio Oriente.

23 Aprile 2003 
Convenzione - Presentazione Articoli Pesc e Pesd

Il 10-11 Aprile il Praesidium ha redatto gli articoli del futuro Trattato dell’Unione che riguardano la Pesc e la Pesd. 
Si tratta degli Articoli 29 e 30 del Trattato (Parte I, Titolo V) e connessi (Parte II, Titolo B), presentati alla Convenzione il 23 Aprile e oggetto di discussione in Plenaria il 24-25 Aprile. 
L’Articolo-quadro della Pesd è il 30; le principali proposte riguardano: 

  • la definizione progressiva di una politica di difesa comune 
  • l’impegno a migliorare le capacità militari istituendo una Agenzia Europea degli Armamenti e di ricerca strategica 
  • il mantenimento dell’unanimità come requisito per intraprendere una missione militare 
  • la possibilità di procedere a cooperazioni rafforzate in ambito difesa 
  • la possibilità di aderire ad una clausola di difesa reciproca 

E’ proposta inoltre l’adozione di una clausola di solidarietà fra i paesi membri. L’articolato è al vaglio della Plenaria e dovrà successivamente essere sottoposto all’approvazione finale della Conferenza Intergovernativa. 
I contenuti della proposta del Paesidium hanno iniziato un dibattito circa la portata delle novità introdotte, cui ha contribuito la riunione “dei 4” del 29 Aprile.

29 Aprile 2003 
Vertice “dei quattro” - Difesa Europea

Si è tenuto a Bruxelles il vertice sulla difesa europea annunciato da Belgio, Francia, Germania e Lussemburgo il 22 Marzo. 
L’opportunità di tenere questa riunione è stata oggetto di diverse discussioni sin da allora e alcuni paesi (fra cui Italia, Spagna e Regno Unito) hanno espresso riserve, principalmente di metodo. L’Italia in particolare ha sostenuto la necessità di coinvolgere tutti i 15 membri. 
La coincidenza del vertice con i recenti contrasti circa l’intervento in Irak hanno reso difficile il raggiungimento di una posizione condivisa (anche solo simbolicamente) da altri membri dell’Unione. Gli Stati Uniti hanno espresso la propria contrarietà. 
In seguito al Consiglio Relazioni Esterne del 14 Aprile, la presidenza greca, inizialmente favorevole, ha preferito non partecipare all’incontro, così come l’Alto Rappresentante, a causa delle diverse opinioni emerse fra i paesi dell’Ue. I partecipanti hanno sottolineato la compatibilità della loro iniziativa con il rafforzamento del pilastro europeo della Nato e hanno inteso sottoporre le proprie conclusioni alla discussione della Convenzione sul futuro dell’Unione. Fra le misure proposte nel comunicato finale congiunto si notano: 

  • L’istituzione di una vera e propria Unione Europea di Sicurezza e Difesa (Uesd) 
  • La possibilità di sviluppare cooperazioni rafforzate di difesa nel nuovo Trattato Ue 
  • L’adozione di una clausola di solidarietà comune
  • La creazione di una Agenzia Europea degli Armamenti 
  • Il rafforzamento delle capacità operative, stabilendo un comando europeo per il trasporto aereo strategico, una capacità congiunta di protezione dalle armi non convenzionali, un sistema per fare fronte alle emergenze umanitarie e un centro europeo per la formazione militare 
  • Il rafforzamento delle capacità di pianificazione e comando, creando una capacità collettiva a disposizione dell’Unione per le missioni in cui la Nato non dovesse essere coinvolta e per il coordinamento dei comandi nazionali, incluso un quartier generale proiettabile.

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