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NATO's 70th Birthday: Family Matters at Stake

26/06/2019

In un contesto di sicurezza internazionale sempre complesso, la Nato è chiamata a garantire la sicurezza dei Paesi membri contro un numero di minacce senza precedenti. Con la dissoluzione dell’Unione Sovietica nei primi anni ’90, lo spettro delle minacce si è ampliato, rimandando così la fine del mandato dell’Alleanza. L’assenza di un nemico comune ha però indirettamente portato ad una frammentazione interna alla Nato, poiché gli Stati membri hanno gradualmente dato priorità ai loro programmi nazionali rispetto ad impegni più ampi propri dell’Alleanza. Ciò ha provocato divergenze su diversi dossier, compresa la stessa percezione delle minacce da contrastare. A parte l’assenza di un avversario comune, le frizioni possono essere spiegate anche dalla mancanza di un meccanismo interno che consenta discussioni politico-strategiche su argomenti di ampio respiro. L’istituzione di gruppi di lavoro settoriali e tematici può correggere questo errore, permettendo così di migliorare la coesione interna. Queste configurazioni ad hoc, che riuniscono alcuni alleati particolarmente interessati a un determinato argomento, non devono essere però intese come sostituti delle commissioni formali o come pionieri di una regionalizzazione della Nato. La loro istituzionalizzazione aiuterebbe piuttosto a prestare maggiore attenzione ad alcune questioni, nonché a guidare il processo decisionale attraverso opinioni o raccomandazioni.