The Migration and Asylum Crisis as a Transformative Shock for Europe. Brief Thoughts on the Eve of the Next Summit
Mai come in questi giorni si era sentita così tanto la mancanza di un governo europeo, o perlomeno di una governance europea forte ed efficace. Con guerre e stati falliti nel vicinato, e un esodo inarrestabile che attraversa l’Europa, il continente appare al tempo stesso più interdipendente e più frammentato che mai. Un modello coerente di governance, competente e coeso, ma soprattutto rafforzato da una piena investitura democratica, sarebbe necessario per far fronte alle emergenze quotidiane nel mentre si elabora e sviluppa con cura una strategia a lungo termine in cui inquadrare le risposte a tali emergenze. Invece, nonostante i notevoli sforzi di leadership creativa da parte della Commissione, siamo “governati” (ma il termine sembra eccessivo) da successivi vertici straordinari, ognuno dei quali viene convocato per porre rimedio al fiasco del precedente. Che cosa dunque ci si può aspettare e cosa dovrebbe essere richiesto, in circostanze così allarmanti, alla prossima di queste riunioni ad hoc del Consiglio europeo, in programma mercoledì 23 settembre?
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Dati bibliografici
Roma, IAI, settembre 2015, 5 p. -
Numero
15|34 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-98650-58-3
Introduction
1. Immediate priority: avoid Europe’s re-walling
2. Mandatory relocation is not the solution
3. A truly common asylum policy as a deeply political project
4. Shifting EU’s centre of gravity to the outside