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L'Italia e i paesi mediterranei in via di sviluppo: effetti dell'allargamento della CEE

Curatori:
31/01/1981

Quali effetti produrrà l'ingresso nella Cee di Grecia, Spagna e Portogallo sull'economia degli altri paesi mediterranei in via di sviluppo? E in che modo tali effetti si ripercuoteranno sui rapporti di tali paesi con l'ltalia? Può l'attività di cooperazione allo sviluppo del nostro paese svolgere un ruolo che favorisca l'integrazione della nostra economia con gli altri sistemi produttivi mediterranei tenendo conto di tali effetti? A questi interrogativi un gruppo di studiosi dell'lstituto Affari lnternazionali di Roma, diretto da Massimo D'Angelo, offre una risposta attraverso questa ricerca, promossa dal Dipartimento per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri. Gli effetti di maggior rilievo sono di natura commerciale, specialmente nel settore agricolo e nei nascenti comparti industriali, e coinvolgono (per i rapporti con l'ltalia) con prevalenza Tunisia, Marocco e Turchia. Si pone perciò l'esigenza per tali paesi di avviare una ristrutturazione produttiva che, mentre attenui gli elementi di conflitto derivanti dall'allargamento della Cee, riduca gli squilibri presenti in tali aree in conseguenza di deficit commerciali agricoli e di una industrializzazione orientata eccessivamente in settori che sono "sensibili" per l'economia italiana. La parte II dello studio offre suggerimenti per interventi di cooperazione dell'ltalia che sostengano tali processi di riconversione delle economie indicate, nel perseguimento delle strategie nazionali di sviluppo.

Ricerca condotta dall'Istituto Affari Internazionali (IAI) per conto del Dipartimento per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari esteri.