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L'industrializzazione del Mediterraneo. Movimenti di manodopera e capitali

Curatori:
01/07/1977

L'industrializzazione dei paesi del Mediterraneo appare senza dubbio modesta. Nei paesi mediterranei meno sviluppati le condizioni coloniali e semicoloniali prevalenti fino a pochi anni addietro hanno consentito solo una qualche espansione dei settori manifatturieri legati alla sostituzione delle importazioni. Ragioni strategiche hanno persino impedito l'industrializzazione legata alla valorizzazione delle materie prime locali, com'è accaduto per la raffinazione del petrolio. Dopo l'indipendenza, i paesi del Mediterraneo hanno cominciato a fondare, oltre che un'industria di base, anche un settore manifatturiero nel tentativo di avviare una rapida evoluzione dell'occupazione e del reddito. Questi sforzi, dopo il 1973, si sono fatti più intensi, mentre la volontà di industrializzare l'economia si è vieppiù precisata. Questo volume si interessa appunto al problema dell'industrializzazione del Mediterraneo e della creazione delle premesse necessarie alla nascita di un importante settore manifatturiero nell'area. Esso esamina di questo sviluppo le condizioni esterne, cioè i movimenti di manodopera e di capitali. Investimenti esteri, cooperazione, trasferimento di tecnologie, divisione internazionale del lavoro e movimenti internazionali di manodopera, sono tutti argomenti fra loro legati, di grande importanza nel Mediterraneo, i quali, in varia misura, vengono toccati da coloro che hanno contribuito a questo volume. Aliboni, che lo ha anche curato, esamina le prospettive degli investimenti internazionali e i loro riflessi per i paesi del Mediterraneo. Luciani analizza, alla luce di un'inchiesta, i possibili comportamenti delle imprese multinazionali. Sassoon chiude il volume con un saggio in cui studia l'interazione fra investimenti esteri e movimenti di manodopera nel Mediterraneo.

Volume prodotto nell’ambito del progetto di ricerca “Sviluppo e stabilità nell'area mediterranea” condotto dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) e finanziato dalla Fondazione Ford. Capitoli 1-3 pubblicati anche in inglese in The International Spectator: capitolo 1 in Vol. 12, No. 2 (April-June 1977) e capitoli 2-3 in Vol. 11, No. 1 (January-March 1976).