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FACTS: da narrazioni alternative alle vere storie dei cittadini europei

27/09/2022

L’obiettivo del progetto FACTS (From Alternative Narratives to Citizens True EU Stories) era di testare la solidità della tradizionale narrazione incentrata sulla pace e la prosperità che viene ancora evocata come il principale traguardo dell’Unione europea. FACTS ha messo a confronto varie ipotesi per appurare se il tempo ha intaccato questa narrazione, se invece continua a essere un potente fattore di mobilitazione o se i cittadini mobilitati e non mobilitati inquadrano l’Unione europea in una cornice diversa da quella della pace e della prosperità. Il progetto ha messo a confronto le prospettive dei cittadini di diversi Stati membri per capire se le eventuali divergenze abbiano una matrice geografica, se le narrazioni mantengono la loro forza anche quando i tempi cambiano e se l’età o il genere giocano un ruolo decisivo nell’atteggiamento dei cittadini nei confronti dell’UE. L’obiettivo era quello di rispondere a una serie di domande per individuare i fattori che rendono i cittadini più inclini a credere alle narrazioni alternative, alle voci o alle fake news e determinare la presenza o meno di tendenze comuni nelle varie narrazioni false che circolano sull’Unione europea. Infine, FACTS ha riunito i cittadini degli Stati membri che hanno partecipato al progetto con i rappresentanti dei parlamenti nazionali per discutere dei principali risultati del progetto e promuovere uno scambio di idee. Il fine ultimo era consentire ai cittadini mobilitati e non mobilitati di interloquire direttamente con i loro rappresentanti politici democraticamente eletti e comunicare le proprie posizioni e visioni sull’Unione europea, in particolare quelle relative alle narrazioni e alla disinformazione.

Traduzione del testo “FACTS: From Alternative Narratives to Citizens True EU Stories” originariamente pubblicato in inglese dal CIDOB (Barcelona Centre for International Affairs) nel 2022 come CIDOB Monograph n. 84 (ISBN 978-84-18977-05-3). Traduzione dall’inglese di Marianna Grimaldi.

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