
Dopo la crisi migratoria che ha colpito l’Europa all’indomani della primavera araba, l’Unione europea ha optato per un approccio di esternalizzazione del fenomeno migratorio, finalizzato a fermare il flusso di persone dirette verso il continente prima che queste raggiungano le coste europee. Il primo passo in questa direzione è stata la firma dell’accordo Ue-Turchia, presentato come soluzione di emergenza per la situazione che si stava creando in Europa. Dopo che questo accordo è riuscito a ridurre il numero di arrivi, l’Unione europea ha introdotto il Quadro di partenariato sulla migrazione, che ha di fatto istituzionalizzato con cinque paesi prioritari in Africa – ossia Etiopia, Mali, Niger, Nigeria e Senegal – l’approccio sancito nell’accordo Ue-Turchia.
Introduction
1. The failure of the EU’s internal answer
2. The shift toward externalisation: The EU–Turkey agreement
3. The normalisation of externalisation: The Migration Partnership Framework
4. The application of the Migration Partnership Framework: The case of Ethiopia and Niger
Conclusions
References