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European Energy Security and the Role of Russian Gas: Assessing the Feasibility and the Rationale of Reducing Dependence

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03/01/2016

In seguito alla crisi in Ucraina del 2014 la tesi geopolitica che la Russia possa utilizzare il gas come “arma” contro l’Europa (cioè ridurre o tagliare le forniture per costringerla a conformarsi ai suoi obiettivi politici e strategici) ha guadagnato terreno e portato a rinnovati appelli affinché l’Europa riduca la propria dipendenza dal gas russo. Tuttavia è impossibile accertare se tale minaccia sia reale o sia solo percepita come tale. Le politiche europee elaborate unicamente sul presupposto che tale minaccia sia autentica, senza il dovuto riguardo alla realtà del mercato, potrebbero compromettere la sicurezza dell’approvvigionamento di gas in Europa, e in generale la sicurezza energetica europea. La realtà del mercato suggerisce che ridotti mercati europei fortemente dipendenti possono ridurre in modo significativo (e in alcuni casi eliminare) la loro dipendenza dal gas russo entro il 2020 – anche se ad un costo che dovrebbe essere accettato dai contribuenti europei – mentre vi sono scarsi margini per una significativa riduzione della dipendenza dal gas russo di tutta l’Europa, almeno fino alla metà degli anni ‘20. Le politiche europee dovrebbero pertanto riflettere la necessità di continuare l’interscambio di gas tra Ue e Russia, e sviluppare gli strumenti per una sua un’adeguata gestione.

Versione rivista di un paper presentato all'ottava edizione del Transatlantic Security Symposium “Challenges to European Security: A Transatlantic Perspective” organizzata a Roma il 26 ottobre 2015 dall'Istituto Affari Internazionali (IAI).

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