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A Cold Peace? Western-Russian Relations in Light of the Ukraine Crisis

Autori:
25/11/2014

Dopo l'annessione della Crimea da parte della Russia e la destabilizzazione dell'Ucraina, le relazioni tra Occidente e Russia si sono deteriorate al tal punto che parlare di nuova guerra fredda è diventato ormai routine. Il ruolo della Nato in Europa è di nuovo in prima pagina, con esperti e politici a discutere se l'Alleanza debba tornare alle proprie origini e ricalibrarsi come strumento di difesa dalla Russia e di contenimento della stessa. Al tempo stesso, però, la cooperazione tra Russia e Occidente non si è ancora del tutto esaurita, dal momento che i due sono ancora in grado di coordinarsi su questioni come il programma nucleare iraniano. È chiaro però che le tensioni riguardo all'Ucraina sono tali da non permettere di escludere il rischio di una completa rottura delle relazioni. In questo inquietante scenario, il Center on the United States and Europe (CUSE) della Brookings Institution di Washington e l'Istituto Affari Internazionali (IAI) di Roma hanno organizzato una conferenza internazionale per discutere come Russia e Occidente possano limitare le tensioni, gestire lo scontro e continuare a cooperare su questioni di reciproco interesse.

Rapporto della settima edizione del Transatlantic Security Symposium intitolata "A Cold Peace? Western-Russian Relations in Light of the Ukraine Crisis", organizzata a Roma il 20 ottobre 2014 dall'Istituto Affari Internazionali (IAI) in cooperazione con Center on the United States and Europe (CUSE), Brookings Institution. Pubblicato anche in Riccardo Alcaro (ed.), West-Russia Relations in Light of the Ukraine Crisis, Roma, Nuova Cultura, febbraio 2015, p. 65-73 (IAI Research Papers ; 18), ISBN 978-88-6812-464-9.

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