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Cbdc per principianti. Tutto quello che c’è da sapere sulla moneta digitale della banca centrale (e perché non dovrebbe far paura)

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08/06/2021

“In questo negozio non si accetta contante”. Un avvertimento che sembrerebbe arrivare dritto dritto da un racconto di fantascienza è sul punto di diventare realtà. La diffusione dei pagamenti senza contanti è un fenomeno globale, sebbene proceda con diverse velocità nei diversi paesi del mondo. Per stare al passo con la digitalizzazione dei pagamenti (e dell’economia), molte banche centrali stanno progettando l’emissione di Central Bank Digital Currency (Cbdc) ossia di forme di moneta digitale. Benché il tema attualmente sia confinato nelle discussioni tecniche tra esperti, una volta lanciate (sul “se” non sembrano esserci dubbi) le Cbdc riguarderanno tutti. Per questo, accrescere la consapevolezza di ciò che le Cbdc sono e delle loro principali dimensioni economiche e politiche è cruciale per assicurare che i cittadini non siano solo spettatori passivi. Questo studio ha l’ambizione di fornire ai lettori non esperti risposte semplici e dirette ad alcuni degli interrogativi che le Cbdc potrebbero suscitare. Dopo aver posto le basi per una migliore comprensione di ciò che le Cbdc sono (e non sono), dei loro elementi chiave e delle loro possibili realizzazioni progettuali, l’articolo esplorerà l’impatto dei sistemi di Cbdc sulla privacy, le questioni geostrategiche che ne derivano e la possibile rivalità tra moneta pubblica e privata.

Studio redatto nell’ambito di un progetto di ricerca che ha analizzato le principali problematiche e opportunità associate allo sviluppo delle valute digitali emesse dalle banche centrali, realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo e della Banca d’Italia.

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