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Iran’s Nuclear Programme after the 12-Day War: Options and Challenges

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01/07/2025

Con l’apparente tenuta del cessate il fuoco tra Israele e Iran, diventa possibile una valutazione preliminare dell’impatto della campagna militare sul programma nucleare iraniano. I raid israelo-statunitensi hanno inflitto danni significativi all’infrastruttura nucleare, ma permangono incertezze cruciali riguardo allo stato del materiale arricchito, alla disponibilità di centrifughe avanzate e alla futura posizione di Teheran nei confronti della cooperazione con l’Aiea. Le due operazioni militari rappresentano una scommessa ad alto rischio, fondata sull’aspettativa che l’Iran possa cedere alle pressioni e interrompere le attività nucleari più sensibili. Tuttavia, il comportamento passato dell’Iran rivela un atteggiamento costante di resilienza e di apertura al dialogo solo da una posizione di forza relativa. Se la campagna militare non è riuscita a modificare tale calcolo, non si può escludere una graduale e nascosta ricostituzione delle capacità nucleari. In questo scenario incerto, rilanciare un percorso diplomatico credibile appare tanto più urgente, per scongiurare l’eventuale ritiro dell’Iran dal Trattato di non proliferazione nucleare, che indebolirebbe ulteriormente il regime globale di non proliferazione e l’autorità delle istituzioni internazionali.