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Dal confronto al consenso. I partiti politici italiani e l'integrazione europea

01/12/1976

Un esame, sia pure sommario, del dibattito di politica estera degli anni dal prima dopoguerra ai nostri giorni mostra come le due costanti della nostra politica estera – atlantismo ed europeismo – agli inizi oggetto di forti contrasti fra le forze politiche italiane, siano gradualmente divenute oggetto di consenso. Soprattutto l'Europa ha svolto un ruolo di raccordo fra maggioranza e opposizione. C'è tuttavia da dire che malgrado questo vasto consenso e a dispetto delle rituali professioni di fede, mancano tuttora delle iniziative concrete capaci di rianimare l'azione della diplomazia italiana. L'apparente consenso intorno all'ideale europeo sembra adempiere più ad esigenze di politica interna che non ad un progetto nuovo di politica internazionale. In questo libro si ripercorre l’evoluzione storica dell'europeismo in Italia dalla liberazione fino alle elezioni del 20 giugno 1976, dalla guerra fredda e dal periodo di De Gasperi fino all'europeismo del compromesso storico di Amendola; si analizzano i cambiamenti avvenuti nelle posizioni assunte dai partiti politici rispetto alia problematica europea ed i fattori che hanno determinato tali cambiamenti. Un tentativo, insomma, di interpretare la funzione dell'ideologia europeistica nel sistema partitico italiano come meccanismo per la formazione del consenso.