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9 Colonne - Pirozzi: l'integrazione differenziata, un nuovo futuro per l'Europa

29/01/2019

(9Colonne) Roma, 29 gen - L'integrazione differenziata "può essere una risposta efficace alle preoccupazioni dei cittadini europei e l'Italia è pronta a far parte del dibattito". Così Elisabetta Belloni, segretario generale del ministero degli Affari esteri, durante la conferenza "Shaping the EU's future through differentiated integration", svoltasi oggi alla Farnesina. La conferenza, realizzata in collaborazione con l'Istituto Affari Internazionali, si configura come una tappa del progetto EU IDEA (EU Integration and Differentiation for Effectiveness and Accountability), di cui lo IAI è coordinatore e che mira a promuovere una riflessione sulla futura governance dell'Ue, con particolare riferimento alle opportunità e alle sfide derivanti dall'integrazione differenziata.

"Noi di IAI oggi abbiamo presentato al pubblico italiano e ai referenti istituzionali italiani, come il ministero degli Affari Esteri, il progetto EU IDEA, finanziato dalla Commissione europea, sulle prospettive di integrazione differenziata. Il progetto ci terrà impegnati per 3 anni e coinvolge 15 partner tra istituiti, università europei ed extraeuropei", ha dichiarato Nicoletta Pirozzi, responsabile del programma "Ue, politica ed istituzioni" e coordinatrice del programma EU-IDEA dell'Istituto Affari Internazionali. "Nei due panel di oggi abbiamo voluto confrontarci sul tema della integrazione differenziata come un nuovo modo di pensare al futuro dell'Europa. Ormai - ha spiegato Pirozzi - si è capito che le differenze dal punto di vista strategico degli Stati membri non permettono più di andare avanti tutti insieme in settori fondamentali per i cittadini come la sicurezza, la difesa, la protezione ambientale, il controllo delle migrazioni. Abbiamo compreso, quindi, che bisogna pensare a delle forme alternative come l'integrazione differenziata". Quali sono le caratteristiche di questa integrazione flessibile? "Cercare di unire nella diversità, permettendo alle preferenze dei diversi Stati membri di trovare una realizzazione nei differenti ambiti di policy - prosegue Pirozzi -. E, contemporaneamente, far avanzare il progetto europeo".

Il progetto EU IDEA "vuole capire se questo modello di flessibilità nell'integrazione dell'Unione europea può essere la soluzione ai problemi che l'Ue sta affrontando oggi come la crisi economica finanziaria, la minaccia terroristica, la gestione del fenomeno migratorio. Vogliamo capire quali sono i meccanismi politici ed istituzionali che dobbiamo mettere in piedi affinché il progetto europeo non finisca a causa dell'eccessiva frammentazione". Cosa si aspetta lo IAI dalle elezioni europee? "Secondo le previsioni i partiti definiti 'mainstream', quelli di centrodestra e centrosinistra, che sono più a favore dell'integrazione europea, perderanno qualcosa alle prossime elezioni, probabilmente non riusciranno ad ottenere lo stesso numero di parlamentari del passato - sottolinea Pirozzi -. Ciò però non significa che le forze euroscettiche prenderanno il sopravvento e che riusciranno a cambiare tout court le politiche europee. Ci aspettiamo che queste forze poi saranno caratterizzate da una grande frammentazione per gli obiettivi che perseguono, visto che spesso portano avanti un'idea di sovranismo di interesse nazionale, che poi è incompatibile con i sovranismi e gli interessi nazionali degli altri Paesi. Prevediamo, quindi, giorni difficili dopo le elezioni, ma una tenuta complessiva del Parlamento europeo verso una maggiore integrazione".

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