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The European Union and its Eastern Partners: Beyond the Limits of Current Approaches to Regional Cooperation

05/03/2018

Da quando è stato lanciato, quasi dieci anni fa, il partenariato orientale concluso tra l’Unione europea da una parte e l’Armenia, l’Azerbaigian, la Bielorussia, la Georgia, la Moldova e l’Ucraina dall’altra, ha affrontato seri problemi e ha prodotto risultati contrastanti. Per promuovere in futuro un approccio più efficace sarà fondamentale la capacità dell’UE di adattarsi alle attuali circostanze e imparare dall’esperienza fatta. Nonostante i suoi progressi nel riconoscere la complessità del vicinato orientale e una graduale revisione della cornice politica, l’Unione ha bisogno di (1) definire meglio gli obiettivi differenziati che intende raggiungere insieme ai suoi partner orientali; (2) chiarire la sua conoscenza operativa della resilienza; e (3) confrontarsi in modo più strategico con il moltiplicarsi dei sistemi di cooperazione nello spazio eurasiatico. Anche gli insegnamenti scaturiti dal maggiore impegno dell’Unione nei Balcani occidentali potrebbero aiutare ad evitare le insidie che si presentano nel vicinato dell’UE.

Rapporto del forum di riflessione sul partenariato orientale intitolato “The European Union and its Eastern Partners. Current Approaches to Regional Cooperation”, tenutosi a Minsk il 10-12 dicembre 2017 nel quadro della Presidenza bielorussa dell’Iniziativa centroeuropea.

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