La politica estera vista dagli italiani
Mentre l’Italia si sta faticosamente riprendendo dalla fase più acuta dell’epidemia da Covid-19, il governo si trova ad affrontare una serie di questioni scottanti di politica estera. Non solo quelle, numerose, aperte con Bruxelles, ma anche le tensioni tra Usa e Cina, le crisi nel Mediterraneo, e le emergenze globali, a partire da quella ambientale.
Cosa pensano gli italiani della politica estera del governo Conte II? Ritengono che abbia fatto meglio o peggio del precedente esecutivo, per esempio sulla migrazione e la gestione della crisi libica? Come vedono i rapporti con l’Ue? Accetterebbero aiuti comunitari se sottoposti a condizioni? Quanti voterebbero, in caso di referendum, per un’uscita dall’Unione o dall’eurozona? Temono l’ascesa della Cina? Che giudizio danno dei leader stranieri? Sono per Trump o per Biden? Quanto sono cambiate le percezioni in materia di migrazione e ambiente? E quali sono le opinioni prevalenti negli elettorati dei vari partiti su tutte queste questioni?
L’Istituto Affari Internazionali - nell’ambito della partnership strategica con la Fondazione Compagnia di San Paolo - e il Laboratorio Analisi Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Siena hanno realizzato un’indagine di opinione su un campione rappresentativo della popolazione anagrafica residente in Italia.
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