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Italy and the EU facing the challenge of immigration

18/01/2013, Roma

“Gli immigrati non sono numeri”. L’ultimo censimento dell’Istat ha evidenziato come la crescita del 4,3% della popolazione italiana dal 2001 al 2011 sia da attribuire essenzialmente alla componente straniera. E questo rende ancora più significative le parole di Papa Benedetto XVI in occasione della Giornata mondiale 2012 del migrante e del rifugiato.

Non a caso esse costituiscono il messaggio scelto per il 2012 dal Dossier Statistico Immigrazione, rapporto annuale curato dalla Caritas e dalla Fondazione Migrantes, presentato alla tavola rotonda dal titolo ‘Italy and the Eu facing the challenge of immigration’ svoltasi il 18 gennaio a Roma, presso la biblioteca dell’Istituto Affari Internazionali.

L’incontro, coordinato dal presidente dello IAI Stefano Silvestri e dal vice-presidente Gianni Bonvicini, ha visto la partecipazione della delegazione ecumenica della Finlandia, a Roma per un incontro in Vaticano con Papa Benedetto XVI. La delegazione era composta dai responsabili delle tre principali confessioni religiose cristiane finlandesi. Di questi, è intervenuto nel dibattito Kari Mäkinen, arcivescovo della Chiesa evangelica luterana della Finlandia, la maggiore istituzione religiosa del Paese.

L’evento è stato un’occasione di confronto sui temi delle politiche migratorie dell’Italia e dell’Ue, dell’immigrazione clandestina, della situazione politica nel Mediterraneo e nel Nord Africa e – evocata proprio dall’arcivescovo Mäkinen- della convergenza tra valori religiosi e solidarietà verso gli immigrati.

Su questi argomenti si sono espressi, in qualità di esperti, Marco del Panta Ridolfi, vice direttore generale per i cittadini italiani all'estero e le politiche migratorie presso il Ministero degli Affari esteri, e José Angel Oropeza, direttore dell’ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni.

Durante il dibattito è stato presentato il 22° rapporto del Dossier Statistico Immigrazione: a illustrarlo, Antonio Ricci, della redazione del Dossier. Dal rapporto emerge un mondo sempre più in movimento: le migrazioni ne costituiscono un aspetto inevitabile, strutturale, destinato ad aumentare ancora (solo nel 2010 gli organismi internazionali hanno stimato 214 milioni circa tra migranti e rifugiati nel mondo, di cui 5 milioni circa in Italia). Soprattutto, un’utile risorsa, tanto per il paese ospitante quanto per quello d’origine, da valorizzare e tutelare.