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Iran's regional role. What lies beyond the nuclear file?

12/05/2015, Roma

Silvia Colombo, ricercatrice dello IAI, ha presieduto il seminario sul ruolo regionale dell’Iran, che ha visto la partecipazione straordinaria della professoressa ricercatrice americana (di origini iraniane) Shireen Hunter della Georgetown University. La ricercatrice ha esposto il tema principale della conferenza, ovvero la posizione cruciale dell’Iran, argomento affrontato oltre al problema dell’accordo nucleare. Infatti, i partner transatlantici devono prendere in considerazione le situazioni interne e i bisogni legittimi del paese per lo sviluppo di relazioni future. La professoressa Hunter ha specificato che bisogna analizzare l’Iran non solo dal punto di vista delle dinamiche del Medio Oriente, ma all’interno di un sistema internazionale più vasto.

Ad ogni modo, l’ospite, commentando sulla posizione regionale del suo paese d’origine, ha spiegato che c’è stata un’esagerazione sul coinvolgimento dell’Iran nella (mancanza di) stabilità dell’area. Per quanto riguarda l’accordo nucleare, l’ospite ha dichiarato di non avere grandi aspettative per l’intesa, dal momento che esistono ancora ostacoli non indifferenti, ovvero i sintomi di difficoltà maggiori che esistevano tra Iran e Stati Uniti. Effettivamente, la maggior parte dei problemi dell'area sono il risultato delle politiche americane sbagliate dopo il collasso sovietico, che iniziò ancor prima di Clinton (più precisamente con la prima amministrazione Bush).

Infine, la professoressa ha commentato sulle sanzioni imposte sull'Iran, che hanno un enorme impatto sul paese. Una possibile revoca delle sanzioni è ciò che ha portato gli iraniani ad accettare l'accordo; tuttavia, queste non saranno rimosse tutte allo stesso tempo o modo. L'Iran è stato punito eccessivamente, secondo l'ospite, ma è ormai disperato di rientrare a far parte della comunità internazionale e di ottenere una diminuzione sulle sanzioni che sarebbe disposto ad accettare anche una condizione ingiusta. Dovrà però riuscire a convincere la parte scettica della popolazione. 

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