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Al Quirinale con Ciampi

04/07/2012, Roma

L’approvazione dello scudo anti-spread al Consiglio europeo del 28 e 29 giugno è stata considerata, anche dalla stampa internazionale, una vittoria del premier italiano Mario Monti che, poi, nel vertice italo-tedesco del 4 luglio, ha saputo ricostruire una comunità d’intenti con la cancelliera Angela Merkel. Roma e Berlino sono intenzionate a proseguire insieme sulla strada dell’integrazione, della crescita e del rigore.

Su questo sfondo, s’è collocata la presentazione, organizzata dallo IAI, del libro di Antonio Puri Purini, ex consigliere diplomatico del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: “Dal colle più alto. Al Quirinale con Ciampi negli anni in cui tutto cambiò”, edito da Il Saggiatore, è una riflessione critica della politica estera italiana, che mette a fuoco in particolare le prospettive dell’integrazione europea e i rapporti fra Italia e Germania. Dopo l’esperienza al Quirinale, Puri Purini fu ambasciatore a Berlino.

E’ un testo, come ricorda l’autore, scritto sulla base di ricordi ed esperienze personali. “Il mio scopo era raccontare, senza sostenere una tesi, non “il” punto di vista, ma “un” punto di vista, il mio, quello di un collaboratore molto stretto del Presidente della Repubblica che aveva a cuore la questione europea”, afferma Puri Purini.

Il volume, scritto secondo Massimo Franco, notista politico del Corriere della Sera, “con una passione e una franchezza inusuale per un diplomatico” racconta l’esperienza dell’ambasciatore al Quirinale, al servizio di un presidente – Ciampi – testimone di un periodo denso di eventi e di tensioni: la nascita dell’euro e, poi, le controversie sul progetto di Costituzione europea; e, inoltre, l’11 settembre, la guerra in Afghanistan e l’invasione dell’Iraq hanno inciso sui rapporti tra gli Stati europei, oltre a quelli tra Ue e Usa e tra l’Unione e il Mondo arabo.

Nelle parole del ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi, il presidente Ciampi si è sempre dimostrato servitore leale dello Stato e della legge, attento alla continuità dell’orientamento europeo italiano, anche quando prese di posizione del Governo o di forze che lo sostenevano ne mettevano in dubbio la tenuta. Secondo l’ambasciatore Rocco Cangelosi, rappresentante dell’Italia presso l’Ue, prima di essere consigliere diplomatico del presidente Napolitano, ora più che mai è necessario portare avanti il profondo europeismo di Ciampi, alla base dell’intesa fra Italia e Germania che il presidente aveva a cuore in modo speciale. E il rapporto forte tra Roma e Berlino, ha evidenziato il senatore Lamberto Dini, trova le sue radici anche nell’attività al Quirinale di Puri Purini. Una convinzione, questa, ribadita pure dal senatore Francesco Rutelli, secondo cui per costruire l’Europa “è necessaria la collaborazione fra Italia e Germania e sono inutili le polemiche fra i due Paesi”.

Puri Purini ha poi voluto sottolineare come la relazione fra Roma e Berlino si sia intensificata anche grazie alla presidenza di Romano Prodi alla Commissione europea e ne ha auspicato la prosecuzione: “Bisogna puntare sulla determinazione della Merkel, persona onesta e limpida”. L’Italia, del resto, come ha rilevato Enrico Letta, vice-segretario nazionale Pd, “appare grande quando sa essere portatrice dell’interesse europeo e non solo di quello italiano”.

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