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in questo numero:
Osservatorio sulla politica estera italiana - n. 21

aprile 2022

Video

La Francia, l'Italia e l'Europa di domani

Ferdinando Nelli Feroci, Presidente IAI e Giampiero Massolo, Presidente ISPI

La campagna elettorale e le elezioni presidenziali francesi restituiscono l’immagine di un Paese diviso e nel quale le forze euro-scettiche hanno trovato comunque spazio per radicarsi. Occhi puntati ora sul secondo turno del 24 aprile. Nel caso venisse riconfermato il Presidente in carica Emmanuel Macron, questo aprirebbe alla possibilità di consolidare gli importanti passi in avanti fatti nelle relazioni bilaterali tra l’Italia e la Francia. A livello europeo, poi, la Francia sarebbe chiamata a giocare un ruolo centrale nel processo di rilancio dell’integrazione europea e nella ricerca di una maggiore sovranità europea anche in politica estera.

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Articoli

Il rapporto bilaterale Italia-Francia nel contesto delle elezioni francesi

Jean-Pierre Darnis, IAI

Il periodo dell’attuale presidenza francese, dal 2017 al 2022, è stato un momento particolarmente travagliato per le relazioni bilaterali fra Italia e Francia. Dopo anni di incomprensioni, competizione e conflitti aperti, Emmanuel Macron è stato anche l’artefice sul lato francese del progresso nelle relazioni tra Roma e Parigi, culminato con la firma del Trattato del Quirinale il 26 novembre 2021. Il Trattato ha posto le basi per una nuova stagione di cooperazione bilaterale con importanti ripercussioni anche in ambito europeo.

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Economia europea e Ucraina: Parigi e Roma dalla stessa parte

Antonio Villafranca, ISPI

L'asse franco-tedesco è sempre stato al centro della politica europea di Parigi. Con lo scoppio della crisi pandemica, tuttavia, Parigi si è riscoperta più simile a Roma che a Berlino sotto molti punti di vista, a partire proprio dal piano economico. Crollo del Pil, debito pubblico e disoccupazione giovanile, da una parte, e riforme nel campo della governance europea, dall’altra, hanno contribuito a far allineare le posizioni di Roma e Parigi. Anche l’attuale guerra in Ucraina e il dibattito sulla dipendenza energetica europea dalla Russia vedono Italia e Francia schierate dalla stessa parte.

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Presidenziali francesi: Europa asso nella manica di Macron

Ettore Greco, IAI

I risultati del primo turno delle presidenziali francesi rendono indubbiamente più remota la prospettiva di un’ascesa all’Eliseo della leader del Rassemblement National. In previsione del ballottaggio, Emmanuel Macron dovrà giocare bene le proprie carte, prima tra tutte quella dei temi europei che fino a questo momento non hanno avuto un’importanza centrale nell’ambito della campagna elettorale. Su questi temi Macron può a ragion veduta attribuirsi qualche successo – dal varo della “cooperazione strutturata permanente” alla “bussola strategica” nel campo della difesa comune, e soprattutto il lancio del Recovery Fund.

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Sahel: imparare dagli errori francesi in Mali

Niagalé Bagayoko, ASSN

Il ritiro francese dal Mali annunciato a metà febbraio è il risultato dell’accumularsi di divergenze e tensioni tra le autorità francesi e quelle locali negli ultimi sette anni e culminate nel periodo immediatamente successivo al secondo colpo di stato di maggio 2021. Nonostante il ritiro, la Francia ha comunque affermato la propria intenzione di rimanere impegnata nel Sahel, sebbene in forma più leggera. Sarà dunque importante evitare gli errori del passato e in particolare considerare con maggiore attenzione le realtà sociali e politiche e le percezioni delle opinioni pubbliche locali sulle quali si innesteranno la presenza e il ruolo francesi, nonché il nuovo contesto geopolitico del continente africano.

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Infografica

Il primo turno delle elezioni presidenziali francesi mostra che il crollo dei partiti tradizionali è ormai strutturale mentre sono in crescita i consensi ai partiti di Macron e di Marine Le Pen. La République En Marche e il Rassemblement National sono oggi portavoci di idee politiche contrapposte circa il futuro della Francia soprattutto nel contesto europeo.

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Leggi anche:

Le sfide del summit Ue-Africa su pace e sicurezza, Francesca Caruso, IAI

L’Africa e la diplomazia dei summit, Lucia Ragazzi, ISPI

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