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in questo numero:
Osservatorio sulla politica estera italiana - n.18

ottobre 2021

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L’Italia e l’Europa al Consiglio del 21-22 ottobre

Ferdinando Nelli Feroci, Presidente IAI e Giampiero Massolo, Presidente ISPI

I leader dei paesi europei si riuniscono a distanza di quattro mesi dal precedente Consiglio europeo in un quadro europeo e internazionale in profonda trasformazione. Da una parte, a quasi un anno dall’elezione del nuovo presidente americano e sullo sfondo della crescente competizione tra Stati Uniti e Cina, le relazioni transatlantiche sono ancora alla ricerca di un equilibrio. Dall’altra, l’Europa tenta di voltare pagina dopo la fase acuta della pandemia e si trova a dover affrontare altre sfide sia valoriali (il contrasto con la Polonia) sia di impatto concreto quali l’aumento dei prezzi dell’energia e le questioni aperte per una ripartenza sostenibile e solidale a livello globale. Questo Consiglio europeo avviene alla vigilia di due altri appuntamenti internazionali, la riunione del G20 di fine ottobre a Roma e la COP26 di Glasgow, che vedranno entrambi un importante ruolo dell’Italia. Quale contributo può dare Roma per rafforzare le istituzioni multilaterali, non solo europee, all’indomani delle elezioni in Germania e alla luce delle presidenziali francesi del prossimo maggio?

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Articoli

L’Unione alle prese con la sua proiezione globale

Federico Castiglioni, IAI

Il vertice europeo del 21 e 22 ottobre avviene in un momento delicato per gli equilibri internazionali, in particolare nell’area del Pacifico ma anche per quanto riguarda il partenariato orientale. Le relazioni esterne dell’Ue saranno pertanto al centro dell’agenda dei capi di governo anche se non ci si aspetta grossi passi in avanti. Stiamo infatti assistendo a una nuova fase di rodaggio della proiezione esterna dell’Ue, certamente indebolita dall’assenza britannica e dalle incomprensioni con il partner americano nate dopo la ritirata dall’Afghanistan. L’attivismo del Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi potrebbe contribuire a porre le basi per muovere dalle dichiarazioni di principio ai fatti a livello europeo.

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Europa e Mediterraneo centrale: la migrazione invisibile?

Matteo Villa, ISPI

Le migrazioni irregolari attraverso il Mediterraneo verso l’Ue non sono nell’agenda del Consiglio europeo. Eppure su questo versante la situazione non è tranquilla, come dimostrato dai numeri in netto aumento (+ 29 percento) negli ultimi dodici mesi rispetto ai precedenti, in particolare per quanto riguarda l’Italia come approdo. Ciò che più stupisce è che le migrazioni irregolari lungo la rotta del Mediterraneo centrale non sembrano essere semplicemente sparite dall’agenda europea, ma sembrano essere persino svanite dal dibattito pubblico italiano. Fatto che appare in controtendenza rispetto ai numeri e che dimostra quanto questo sia un tema quasi esclusivamente politico, tanto a livello europeo quanto a livello nazionale.

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La politica commerciale dell’Ue in cerca di autonomia strategica

Fabrizio Botti, IAI

Negli ultimi mesi la politica commerciale continentale è stata oggetto di una profonda e controversa revisione da parte dalla Commissione europea nella nuova cornice del modello di autonomia strategica aperta con l’obiettivo, da un lato, di rafforzare l’apertura dell’Ue e la governance globale del commercio e, dall’altro, di promuoverne un ruolo più assertivo nella difesa dei valori e degli interessi continentali. Il consolidamento di una posizione comune a livello europeo è inoltre quanto mai necessario in vista del Summit di Roma della Presidenza italiana del G20 (30-31 ottobre) e dell’attesa 12° Conferenza Ministeriale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (30 novembre-3 dicembre).

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La strada per la sovranità digitale europea

Alberto Guidi, ISPI

La ricerca di una sovranità digitale e tecnologica è diventata una delle priorità strategiche dell’Ue alle prese con la crescente influenza economica e sociale delle aziende tecnologiche americane e i rischi connessi con l’utilizzo improprio di dati personali. In questo campo, l’Ue punta a stabilire modelli di regolamentazione della transizione digitale che affermandosi come standard di riferimento possano promuovere i valori, le tecnologie e gli interessi europei nel mondo. Il Consiglio europeo del 21-22 ottobre farà il punto sullo stato delle discussioni relative a tre proposte normative della Commissione a guida von der Leyen: l’Artificial Intelligence Act, il Data Governance Act e il Digital Services Act Package.

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Energia in Ue: il decollo dei prezzi

I prezzi del gas hanno raggiunto livelli record, con una domanda globale che ha fatto lievitare il costo di dieci volte in un solo anno. Le cause di questo trend sono diverse e vanno dalla ripresa economica globale ai bassi volumi di stoccaggio dopo l'inverno 2020-2021, da alcune interruzioni nell'approvvigionamento a una riduzione della produzione russa. Ora la domanda è se l'Europa avrà sufficiente gas per affrontare l'inverno.

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