Elezioni europee 2019
Nathalie Tocci, Direttore IAI e Paolo Magri, Direttore e Vice Presidente esecutivo ISPI
In questi giorni i cittadini europei sono chiamati a rinnovare il Parlamento europeo. Si contrappongono due visioni nettamente diverse: da un lato, i partiti europeisti che hanno fin qui guidato l'Assemblea; dall’altro, i partiti euroscettici. Si tratterà davvero di un voto che cambierà le sorti dell'integrazione europea? Cosa ne sarà dei dossier aperti? E quale il possibile ruolo dei partiti italiani nell'Europa post voto?
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Partito Democratico e Forza Italia alla ricerca del riscatto europeo
Nicoletta Pirozzi e Federico Niglia, IAI
Il voto del 26 maggio si prospetta cruciale tanto per il Partito Democratico quanto per Forza Italia, due partiti tradizionali alla ricerca di una nuova collocazione nel panorama politico nazionale. Le dinamiche interne ai due partiti e il loro posizionamento su temi europei chiave influenzeranno anche la formazione delle alleanze all’interno delle rispettive famiglie politiche europee.
Euroscettici: gli ostacoli di un’opposizione fuori dall’ordinario
Matteo Villa, ISPI
Motivazioni strutturali e ideologiche sono già da tempo alla base delle difficoltà delle forze euroscettiche di forgiare un fronte coeso nelle istituzioni Ue. E' improbabile che la prevista avanzata delle forze euroscettiche alle elezioni per il Parlamento europeo renderà loro più facile risolvere queste difficoltà, in parte diluendo l'effetto del loro buon risultato elettorale.
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Elezioni europee 2019
Infografica
Le proiezioni elettorali restituiscono l'immagine di una crescente frammentazione del Parlamento europeo, il che aumenterà il grado di litigiosità sia all'interno delle coalizioni che tra di esse e renderà più difficile trovare un equilibrio.
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Dopo il voto Ue: sarà stallo sui dossier aperti?
Antonio Villafranca, ISPI
Le nomine dei vertici delle istituzioni europee all’indomani del voto saranno la cartina di tornasole circa l’andamento futuro di dossier chiave, dalla politica monetaria alle regole fiscali, dalla gestione delle migrazioni alla politica di difesa. Il rischio è che le divisioni interne alle coalizioni, la litigiosità tra di esse e lo scontro tra Parlamento e Consiglio dell'Ue producano una situazione di stallo.
Le elezioni del Parlamento europeo e il futuro delle Istituzioni comuni
Eleonora Poli, IAI
Gli scenari che si apriranno dopo il voto del 26 maggio saranno
profondamente influenzati dall’attesa crescente frammentazione del
Parlamento europeo, ulteriormente acutizzata da possibili divergenze
all’interno delle singole famiglie politiche. In questo contesto
d’incertezza l’equilibrio di forze nelle istituzioni europee dipenderà
proprio dalla capacità dei partiti tradizionali e di quelli “sovranisti”
di ‘fare blocco’ tra loro per influenzare l’assetto istituzionale
dell’Unione europea.
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Dalle scorse newsletter:
Ue e disinformazione: una battaglia che si vince insieme, Fabio Rugge, ISPI
L’Italia e il clima: tempi stretti, ambizioni insufficienti, Margherita Bianchi, IAI
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