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IAINEWS

in questo numero:
Osservatorio sulla politica estera italiana - n.4

marzo 2019

Cosa è emerso dal Consiglio Ue del 21-22 marzo 2019

Ferdinando Nelli Feroci, Presidente IAI e
Giampiero Massolo, Presidente ISPI

Dal Consiglio europeo alla visita a Roma del Presidente cinese Xi Jinping, la scorsa settimana è stata densa di appuntamenti per l'Italia in ambito europeo e internazionale. Se a Roma si è discusso soprattutto delle conseguenze dell’adesione italiana alla Belt and Road Initiative, al vertice di Bruxelles il dibattito si è concentrato su Brexit, ma si è parlato anche di clima, crescita, disinformazione e sicurezza cibernetica. Il punto di Giampiero Massolo, Presidente ISPI e Ferdinando Nelli Feroci, Presidente IAI

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Crescita e occupazione: cosa ci chiede l’Europa

Franco Bruni, ISPI

Il tema degli investimenti è cruciale per l'Italia che in sede europea può facilitare decisioni che amplino il loro supporto con progetti e finanziamenti comunitari. Rimangono poi urgenti i temi relativi all’eurozona e all’Unione Bancaria e dei Mercati dei Capitali. L'Italia può contribuire alla formazione del consenso politico per liberare le banche dai crediti in sofferenza e dovremmo avviare la riduzione dell'ammontare di titoli di Stato nell'attivo dei nostri istituti di credito


L’Italia e il clima: tempi stretti, ambizioni insufficienti

Margherita Bianchi, IAI

Senza la stabilità del clima sarà impossibile garantire anche quella economica, sociale e politica nel nostro paese, anche al centro dei flussi migratori che il cambiamento climatico farà aumentare. Una maggioranza che pone l'accento su sicurezza e migrazioni dovrebbe fare della lotta al riscaldamento climatico un asse portante dell'azione di governo


Dalle scorse newsletter:

Ue:"Foedera et impera”, l’importanza delle alleanze, Nicoletta Pirozzi, IAI

Brexit: gli effetti del “no deal” sull’Italia, Antonio Villafranca, ISPI

La Cina in Italia e in Europa

Infografica

Tra i paesi Ue, l'Italia è quarta per volume di scambi con la Cina e terza tra le destinazioni degli investimenti esteri cinesi. Questi ultimi hanno subito un'impennata a partire dal 2015, dopo l'acquisizione di Pirelli da parte di ChemChina. Il governo scommette sull'ulteriore intensificazione del trend dopo la firma del Memorandum d'Intesa a sostegno della Nuova Via della Seta, il grande progetto infrastrutturale lanciato dal presidente cinese Xi Jinping

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L’Ue diventa trumpiana sulla Cina – ma l’Italia si smarca

Nicola Casarini, IAI

L'Ue si orienta a dichiarare la Cina un rivale sistemico, che ricorre a pratiche scorrette in tema di accesso al mercato, trasferimento di tecnologie, diritti di proprietà intellettuale. L'Italia spera che dare formale sostegno al grande piano infrastrutturale cinese noto come Nuova Via della Seta contribuirà a moderare le politiche di Pechino, ma altri temono che la posizione europea ne sia indebolita


Ue e disinformazione: una battaglia che si vince insieme

Fabio Rugge, ISPI

Di fronte ad una minaccia asimmetrica quale è quella della cyber-enabled information warfare, il vantaggio più significativo a disposizione del difensore è fare squadra. Ma se l'Ue è una dimensione di azione obbligata, l'Italia deve fare la sua parte anche sul piano nazionale, specie sul fronte della formazione e della sensibilizzazione, a partire dalle scuole e in tutti gli ambiti professionali e della società civile



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