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Studi internazionali. I luoghi del sapere in Italia

15/01/2002

Il presente lavoro è il frutto di una prima indagine sulle competenze internazionalistiche in Italia. La motivazione di fondo sta nella mancanza di uno strumento di conoscenza e consultazione in Italia che attesti e rifletta l’effettiva crescita della cultura internazionalistica nel Paese. Siamo convinti infatti che tale crescita sia in atto e abbia già prodotto dei frutti, sebbene molte delle competenze esistenti restino tuttora scarsamente visibili, spesso frammentate e disperse in numerosi "luoghi", o talvolta legate a gruppi o individui senza una vera veste istituzionale. Per queste stesse ragioni, la nostra indagine soffre della mancanza di solidi precedenti e soprattutto di una consolidata tradizione di raccolta e divulgazione di informazioni sistematiche. Il flusso di informazioni è stato in parte creato mediante la nostra attività di ricerca, che già in questo primo stadio è servita da stimolo per i "luoghi" delle competenze internazionalistiche affinché essi mettessero a disposizione dati relativamente omogenei di facile utilizzazione. Il punto di partenza di questo lavoro è, naturalmente, la convinzione che sia utile una guida su queste tematiche. Sta a dimostrarlo il grande servizio reso agli “utenti” del settore dalla Guida della Fondazione Agnelli, a cura di Luigi Bonanate, pubblicata però più di dieci anni fa, nel 1990. È evidente che il decennio trascorso da allora ha visto passare molta acqua sotto i ponti degli eventi internazionali e del sapere in questo vasto settore. Questa Guida ha un carattere informativo prima ancora che organizzativo rispetto al settore considerato. Al contempo, è stata organizzata e presentata in modo da consentire rapidi aggiornamenti ed una facile consultazione grazie allo strumento del CD-ROM allegato a questo volume. Quello qui presentato è, in effetti, una sorta di “Numero Zero” che si auspica possa essere raffinato e migliorato nelle prossime edizioni.

Volume realizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) in collaborazione con il Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI) e con il sostegno della Compagnia di San Paolo di Torino.