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The Search for Meaning in War: Foreign Fighters in a Comparative Perspective

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19/02/2016

Confrontando la guerra civile spagnola con l’attuale conflitto in Siria, questo studio colloca l’attuale fenomeno dei jihadisti stranieri in una più ampia prospettiva dei conflitti armati dell’era moderna. Nei due casi presi in esame, Spagna e Siria, il contesto e l’ideologia sono in effetti molto diversi. Eppure il fenomeno dei volontari che partecipano a queste guerre sembra avere non solo radici storiche, ma anche un aspetto transculturale. Da questo punto di vista in entrambi i casi ci si deve porre una domanda fondamentale: cosa spinge i giovani a ricercare un senso nella guerra? E chi sono questi volontari? Perché diventano dei combattenti in un paese straniero? Questo studio si concentra specificatamente sui combattenti stranieri occidentali, i cosiddetti “foreign fighters”, e sulle similitudini che caratterizzano i due casi. Prima di tutto delinea un profilo dei combattenti stranieri in Siria e in Spagna, e successivamente analizza i modelli di reclutamento dei combattenti stranieri come fenomeno di massa. Basandosi su questa analisi l’autore giunge alla conclusione che la miglior strategia per affrontare il problema dei combattenti stranieri sembrera essere quella strutturale. Nel corso della storia ricorre continuamente il fenomeno di una radicalizizzazione consapevole o solo apparente di masse di giovani, ma i combattenti stranieri si moltiplicano solo quando sono presenti le strutture ideologiche e organizzative che ne facilitano la mobilitazione.

Documento prodotto nell'ambito della rete di ricerca New-Med e presentato alla conferenza internazionale “Radicalization in the Mediterranean Region: Old and New Drivers” tenutasi ad Ankara il 14 dicembre 2015 e organizzata dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) e dal Centre for Middle Eastern Strategic Studies (ORSAM).

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