Relational Power Europe. Conflict Management and the Future of EU Foreign and Security Policy
L’UE si è trovata ad affrontare sfide crescenti nel cercare di arrivare a una sua politica estera e di sicurezza. La distribuzione del potere tra molteplici attori – dagli Stati Uniti alla Russia e alla Cina, ma anche attori regionali come l’Iran o la Turchia – che sposano visioni contrastanti dell’ordine costringe l’UE e i suoi Stati membri a ripensare i propri impegni internazionali secondo modelli multipolari. Il grave indebolirsi dell’autorità statale e dei meccanismi di governance nelle altre regioni alimenta molteplici sfide, dai traffici illeciti ai flussi migratori, che l’UE fatica ad affrontare simultaneamente e in modo organico. A questi fenomeni sistemici si intrecciano le divisioni interne tra gli Stati membri, rendendo ancor più complessi gli sforzi dell’UE nel far fronte al gran numero di crisi e conflitti che incidono sulla sicurezza dell’Europa. La competizione multipolare, la frammentazione regionale e la contestazione interna, da sole e in combinazione tra loro, definiscono il contesto della politica estera e di sicurezza dell’UE. In questo studio analizziamo come l’UE ha affrontato crisi e conflitti tra la metà degli anni 2000 e l’inizio degli anni 2020 – incluse le invasioni russe dell’Ucraina, la disputa sul nucleare iraniano, la guerra civile in Siria e altro ancora – per comprendere la natura peculiare del ruolo dell’UE nella sicurezza internazionale. Riteniamo l’UE un “potere relazionale”, un’entità costituita dinamicamente dalla sua interazione con il suo contesto interno e nazionale. In quanto tale, l’UE emerge come un attore collettivo che amplifica l’influenza internazionale dei suoi Stati membri ma non è in grado di impegnarsi di suo nelle contese tra potenze. Offriamo inoltre approfondimenti rilevanti da un punto di vista politico sui futuri scenari di riforma o di frattura della politica estera e di sicurezza dell’UE.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, maggio 2024, 135 p. -
In:
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Numero
JOINT Research Paper 26
Introduction
1. The evolution of EU foreign and security policy discourse
1.1 An outward-looking, liberal EU in a safe environment
1.2 A pragmatic EU in a contested world
1.3 A geopolitical EU in a dangerous world
Conclusion
2. Inside-out theories of EU foreign and security policy
2.1 Theoretical accounts of EU foreign and security policy
2.2 Theoretical constructions of the EU’s ‘power’
Conclusion
3. An outside-in perspective of EU foreign and security policy
3.1 The pressure of multipolar competition
3.2 The pressure of regional fragmentation
3.3 The pressure of internal contestation
Conclusion
4. The strengths and limits of the EU’s relational power
4.1 Handling multipolar competition
4.2 Handling regional fragmentation
4.3 Handling internal contestation
Conclusion
5. The future(s) of EU foreign and security policy
5.1 An open future for EU foreign and security policy
5.2 A reformed EU
5.2.1 A reformed institutional set-up
5.2.2 The reformed EU: A collective power
5.3 An adjusted EU
5.3.1 An adjusted institutional set-up
5.3.2 The adjusted EU: A multilateralist polymorphic actor
5.4 A fractured EU
5.4.1 A fractured institutional set-up
5.4.2 The fractured EU: A supplementary framework
Conclusions
References