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Re-thinking Western Policies in Light of the Arab Uprisings

29/02/2012

Resta incerto l'esito finale dell'ondata di proteste anti-autoritarie in diversi paesi del Nord Africa e del Medio Oriente. La cosiddetta primavera araba può trasformarsi in estate se le manifestazioni popolari riusciranno a instaurare la democrazia, oppure può portare indietro all'inverno, se le forze contro-rivoluzionarie resisteranno al cambiamento. Il mondo arabo sarà comunque molto diverso da quello che era prima delle rivolte. Gli attori esterni, in particolare Stati Uniti e Unione europea, hanno dovuto di conseguenza adeguarsi, e dovranno continuare a farlo. La risposta dell'Occidente alla primavera araba è stata finora ambivalente. Da un lato l'Occidente stenta a non simpatizzare con le richieste della 'piazza araba': la fine di regimi autoritari e arbitrari, rappresentanza popolare, stato di diritto, giustizia sociale, la fine della corruzione. D'altra parte i paesi occidentali diffidano del possibile esito del cambiamento rivoluzionario nel mondo arabo, dal quale può scaturire un sistema di relazioni regionali meno compatibile, rispetto al passato, con le loro aspettative. Riunendo i diversi punti di vista di esperti provenienti da Stati Uniti, Unione europea e paesi arabi, questo volume intende contribuire al dibattito internazionale sull'approccio dell'Occidente al cambiamento epocale in corso in tutto il Mediterraneo.

Atti della quarta edizione del Transatlantic Security Symposium, tenutosi a Roma il 12 settembre 2011.

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