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Osservatorio sulla Difesa europea, settembre 2015

30/09/2015

Primo piano: 9 settembre
Migrazioni: nuove proposte dalla Commissione

A seguito dell’ondata migratoria che ha interessato il Mediterraneo negli ultimi mesi, la Commissione europea ha presentato il 9 settembre un pacchetto di proposte volte ad aiutare gli Stati membri e i paesi limitrofi a far fronte all’arrivo dei rifugiati. Tra le misure concrete vi sono ricollocazione e reinsediamento, rimpatri e cooperazione con i paesi d'origine e di transito. Il pacchetto prevede la ricollocazione di 50.400 persone dalla Grecia, 15.600 dall’Italia e 54 mila dall’Ungheria. Queste si sommano ai 40 mila rifugiati arrivati in Italia e Grecia di cui è stata proposta la ricollocazione a maggio dalla Commissione, ma per i quali si attende tuttora una decisione del Consiglio. La ricollocazione negli altri Paesi dell’Unione europea (ad eccezione di Regno Unito, Danimarca e Irlanda) prevede una distribuzione obbligatoria fondata su criteri precisi e quantificabili (40% per il volume della popolazione, 40% per il Pil, 10% per la media delle domande di asilo ricevute in passato, 10% per il tasso di disoccupazione) e si applica ai richiedenti asilo provenienti da Siria, Iraq ed Eritrea. Secondo tali criteri a ricevere più persone saranno Germania (31.443), Francia (24.031) e Spagna (14.931). Gli stati membri partecipanti riceveranno un sostegno pari a 780 milioni di euro dal bilancio dell'Ue. Secondo una clausola di solidarietà temporanea, se uno stato membro non potesse partecipare al programma sarà esentato per un massimo di 12 mesi dietro versamento al bilancio dell’Ue di un contributo pari allo 0,002% del suo Pil. Viene inoltre proposto un meccanismo permanente di ricollocazione a favore di tutti gli Stati membri che devono fronteggiare attraversamenti illegali massicci. Tali situazioni di emergenza sarebbero in futuro definite dalla Commissione in base al numero delle domande di asilo degli ultimi sei mesi, il pil pro capite, e in base al numero degli attraversamenti irregolari. È stato anche stilato un elenco di Paesi terzi ritenuti “sicuri” verso cui, se non sussistono le condizioni individuali per il diritto all’asilo, dovrebbe avvenire il rimpatrio. La Commissione ha proposto di inserire in tale elenco Albania, Bosnia, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Serbia e Turchia. La Commissione ha anche elaborato un manuale comune sul rimpatrio e un piano d'azione dell'Ue. Il manuale offre alle autorità nazionali una guida pratica per l'esecuzione dei rimpatri, mentre il piano d’azione definisce le misure da adottare per favorire i rimpatri volontari, rafforzare l'attuazione della direttiva Rimpatri, migliorare la condivisione delle informazioni, rafforzare il ruolo e il mandato di Frontex nelle operazioni di rimpatrio e creare un regime integrato di gestione dei rimpatri. Infine, la Commissione ha stanziato 1,8 miliardi di euro per cercare di contrastare le cause profonde dei forti flussi migratori provenienti da Sahel, Lago Ciad, Corno d'Africa e Nord Africa. Il finanziamento ha come scopo il miglioramento delle condizioni socioeconomiche dei paesi di queste regioni e delle loro capacità di gestione dei fenomeni migratori.

15 settembre
La Bosnia parteciperà alle operazioni Ue di gestione delle crisi

Secondo un accordo quadro firmato il 15 settembre dall’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini e dal ministro della Difesa della Bosnia Erzegovina, Marina Pendeš, la Bosnia potrà partecipare a presenti e future operazioni Ue di gestione delle crisi, sia in ambito militare che civile.

25 settembre
La USS Carney in Spagna per la difesa missilistica della Nato

Il cacciatorpediniere lanciamissili USS Carney è approdato il 25 settembre alla base navale di Rota in Spagna, ultima di quattro navi americane della stessa classe dispiegate in Europa per rafforzare la difesa missilistica Nato. La creazione di uno scudo missilistico Nato in Europa è stata decisa nel 2010 per far fronte alle crescenti minacce poste dalla proliferazione di missili balistici.

28 settembre
Al via la seconda fase di Eunavfor Med

Il 28 settembre gli ambasciatori dell'Ue in sede di comitato politico e di sicurezza hanno dato il via alla prima parte della seconda fase dell'operazione Eunavfor Med. L’operazione è stata rinominata "Sophia". A partire dal 7 ottobre l'operazione navale contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo potrà procedere, nel rispetto del diritto internazionale, a fermi, ispezioni, sequestri e dirottamenti in alto mare di imbarcazioni che si sospetta siano usate per il traffico di esseri umani.

29 settembre
Stefano Barbieri alla guida di Eunavfor Atalanta

Il comitato politico e di sicurezza dell'Ue ha nominato il contrammiraglio italiano Stefano Barbieri prossimo comandante della missione anti-pirateria dell'Unione europea, Eunavfor Atalanta. Dal 6 ottobre Barbieri guiderà la missione, che ha come scopo la protezione delle imbarcazioni del Programma alimentare mondiale con aiuti umanitari per la Somalia e il contrasto delle attività di pirateria al largo delle coste somale.

30 settembre
Nuovi aiuti Ue ai rifugiati palestinesi

L’Ue ha deciso di stanziare altri 30 milioni di euro a favore dei rifugiati palestinesi tramite l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione (Unrwa), per un totale di 125 milioni di euro nel 2015. I nuovi aiuti sono così ripartiti: un primo accordo è stato firmato il 30 settembre per una prima tranche di 10 milioni, cui seguirà un secondo accordo in ottobre per altri 10 milioni, destinati ai programmi Unrwa di educazione e assistenza sanitaria. I restanti 10 milioni sono invece destinati specificatamente a favore dei rifugiati palestinesi in Siria.

30 settembre
Il segretario generale Nato alla cerimonia di insediamento del nuovo Comandante Act

A Norfolk, il 30 settembre, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha partecipato, insieme agli ambasciatori del Consiglio Nord Atlantico e ai membri del Comitato militare, alla cerimonia di passaggio dei poteri dal generale Jean-Paul Paloméros al generale Denis Mercier, nuovo Comandante supremo del Comando alleato per la Trasformazione (Supreme Allied Command Transformation, Sact).